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Teatro sassarese in Portogallo

 Barcelos è una località di 124 mila abitanti nel nord del Portogallo a 60 chilometri da Porto. Sorge lungo il Cammino di Santiago e ha una fiorentissima attività di artigianato artistico con la ceramica.

Al suo nome è legato anche il simbolo nazionale del paese, il gallo, le cui multicolori raffigurazioni compaiono in ogni angolo della città.

Dal 10 al 12 giugno del 2022 ha ospitato la prima edizione di un festival internazionale, intitolato ”Lingua”, dedicato al teatro delle lingue minoritarie e organizzato dai giovani e intraprendenti componenti della locale compagnia teatro de Balugas.

Il festival, con cadenza biennale, punta a sviluppare una riflessione sul teatro amatoriale come espressione di conservazione e promozione delle lingue minoritarie. Il Teatro de Balugas ha per questo dato vita a un Club Unesco per la salvaguardia del teatro nelle lingue minoritarie e la sua prima iniziativa è rappresentata proprio dal festival “Lingua”.

A rappresentare l’Italia è stata chiamata la compagnia sassarese Paco Mustela che nel teatro Gil Vicente della cittadina lusitana, che festeggia i 120 anni di vita, ha portato in scena una delle sue commedie in vernacolo di maggior successo, “Fozzia lèsthra zia Ciccita” di Giovanni Enna per la regia di Pierangelo Sanna.

 

«Siamo molto onorati di essere stati selezionati per rappresentare le lingue minoritarie - ha dichiarato Pierangelo Sanna, che è anche presidente della compagnia - È un riconoscimento che premia il nostro impegno ultradecennale nella promozione e valorizzazione dell’arte del teatro in Sardegna».

Alla rassegna sono stati anche presentati lavori teatrali di una giovane compagnia portoghese in lingua mirandes e di una dell’Extremadura spagnola.

L’allestimento della compagnia sassarese ha suscitato grande interesse da parte di Candido Sobreiro e Cristina Faria, animatori dell’organizzazione del festival, che hanno voluto coinvolgere anche la compagnia turritana in un dibattito a più voci sullo stato del teatro e dell’uso delle lingue minoritarie.

Vi hanno partecipato anche il gallese Aled Rhys-Jones presidente dell’associazione internazionale delle compagnie teatrali amatoriali e Paolo Ascagni presidente dell’Unione Italiana Libero Teatro cui aderisce anche la compagnia turritana.

Abbinato al festival anche un convegno, svoltosi nell’auditorium della biblioteca comunale, che ha posto a confronto le lingue minoritarie e il loro impiego nel teatro.

In questa circostanza è stata coinvolta la Fondazione Maria Carta che ha portato una breve relazione che ha ripercorso l’evoluzione storica della lingua sarda, le sue varianti, le misure per la sua tutela e il suo utilizzo in particolare nell’ambito musicale.

Sul tema si è soffermato anche Marcello Palimodde, presidente regionale della UILT, con un lungo articolato excursus sul teatro in limba, prendendo origini dai riti del carnevale.

La presenza della Sardegna alla manifestazione portoghese ha suscitato anche l’interesse della radio televisione regionale Canal Extremadura il cui inviato, Juan Pedro Sanchez, ha voluto realizzare un apposito reportage.

Ma l’evento di Barcelos è stato anche l’occasione per una serie di incontri istituzionali ospitati nel municipio della città proprio nel giorno della festa nazionale per eccellenza del Portogallo.

Il 10 giugno il paese celebra con il suo grande poeta Luís de Camões, l’identità delle sue comunità.

E l’evento principale di questa celebrazione si svolgeva in quelle stesse ore nella vicina città di Braga alla presenza del capo dello stato Marcelo Rebelo de Sousa.

Nel comune di Barcelos c’è stato l’incontro tra l’assessore comunale alla cultura di Sassari Laura Useri e la delegata del sindaco alla quale ha letto un messaggio del primo cittadino sassarese Nanni Campus con l’invito ufficiale a presenziar alla prossima edizione dei Candelieri.

Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, ha portato invece il messaggio di Gianni Addis, sindaco di Tempio città che è gemellata con Barcelos dal 2016 quando a guidare l’amministrazione gallurese era l’attuale assessore regionale alla cultura Andrea Biancareddu.

Il presidente del consiglio regionale Michele Pais, oltre a un suo messaggio, ha fatto pervenire anche l’omaggio della bandiera ufficiale della regione con i quattro mori.

Giacomo Serreli

 

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