La legge sul golf, approvata dal Consiglio regionale della Sardegna il 21 settembre scorso, è stata impugnata dal Governo davanti alla Corte Costituzionale. Il motivo principale per cui il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge riguarda il fatto che si modifica il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) senza prima la necessaria Intesa con lo Stato.
La decisione di impugnare la cosiddetta “legge sul golf”, era stata già presa dal governo Berlusconi ma l'iter degli uffici è stato completato solo lunedì.
I rilievi su cui si dovrà pronunciare la Consulta riguardano la violazione delle competenze statali in materia di pianificazione paesaggistica. In particolare la violazione del PPR riguarderebbe la possibilità prevista dalla legge di costruire ville e alberghi anche nella fascia costiera senza tenere conto delle norme che considerano le coste un bene paesaggistico d'insieme, e quindi una risorsa strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio dell’Isola.
La legge era stata contrastata dai partiti del Centrosinistra che erano usciti dall’Aula e non avevano partecipato al voto finale e dai sardisti che avevano votato contro.
La Giunta ritiene di poter modificare il PPR senza raggiungere prima l’ Intesa con lo Stato.