L’ultima opera di Davide Mocci, il docu-film “le quattro stagioni di Aritzo”, è stato presentato in anteprima alla stampa, alle autorità e al pubblico, venerdì 2 dicembre nella Sala consiliare del Comune di Selargius (Cagliari).
La sceneggiatura, i testi, la fotografia, il montaggio e la regia sono del giovane Davide Mocci, le musiche originali sono state composte da Paolo Casa, e la voce narrante è di Riccardo Mei.
La serata è stata arricchita dalla partecipazione in sala del Coro Polifonico Bachis Sulis, dei carapignai aritzesi che hanno preparato sa carapigna, il gelato tradizionale sardo, unitamente ai torronai che hanno offerto rispettivamente carapigna e torrone caldo, facendo vivere pienamente ai presenti in sala l’atmosfera e un frammento di vita del popolo della montagna.
Per concessione del regista Davide Mocci il film giungerà anche a Biella, sarà inserito nel programma didattico 2012 della rassegna Su Nuraghe Film, del circolo di Biella, le lezioni di cinema tenute da giovani sardi di seconda e di terza generazione, nati fuori dall’Isola, “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”.
“Ho dedicato quattro anni alla realizzazione di questo lavoro – ha detto Mocci - grazie al quale è possibile conoscere la natura più autentica della montagna sarda nel corso delle stagioni e la vita di una comunità affabile e laboriosa.
In questo documentario, unico per i suoi contenuti, per la prima volta è possibile osservare il giuramento barbaricino e uno tra i più importanti ma meno conosciuti aspetti della cultura sarda, la storia della neve e dei “niargios”, gli uomini della neve, che la custodivano, la raccoglievano e la trasportavano in tutta l’isola dal 1600 al 1920 circa.
Nelle ricostruzioni filmate possiamo conoscere una delle più belle pagine di storia economica della Sardegna mai documentata prima d’ora”.
Efisangelo Calaresu