Angelo Branduardi potrebbe riaprire la collaborazione con Luigi Lai dopo lo storico incontro che, sul finire degli anni Settanta, suggellò l’uscita dell’’album, e il tour europeo a esso legato, “La pulce d’acqua”.
E’ la straordinaria chicca emersa dalla nona edizione del premio “Maria Carta” ospitata al Teatro Eliseo di Nuoro che ha vissuto un emozionante e caloroso nuovo incontro tra il cantautore e il grande maestro di launeddas.
Sono stati gli stessi interessati a lasciarlo intendere dopo la premiazione del cantautore il cui nome prestigioso figurava nella rosa dei premiati di questa edizione.
Sul palco Branduardi ha ricordato il suo rapporto con Maria Carta, gli straordinari successi
ottenuti agli inizi degli anni Ottanta da entrambi in Francia e di quando lo stesso Branduardi ospitò la cantante di Siligo in un suo programma per la televisione francese dopo il concerto tenuto davanti a una folla immensa nella capitale francese.
Branduardi tornava nell’isola a distanza di pochi mesi dal concerto di fine luglio a Cossoine,
dopo i consensi ottenuti a primavera dal suo ultimo album “Cosi è se mi pare” e dal settimo capitolo del progetto parallelo “Futuro antico” dedicata alla musica antica.
E il cantautore si è voluto anche esibire in un breve brano a cappella della tradizione medievale.
Luigi Lai, ospite della manifestazione, ha da parte sua offerto l’esibizione di alcuni brani tra cui un omaggio alla città barbaricina, una “No potho reposare” che il pubblico ha scandito cantandola in coro, creando un momento di grande emozione.
In precedenza erano stati il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi e quello di Siligo Giuseppina Ledda a ricordare come fosse nato il contatto tra le due amministrazioni che ha sancito quest’anno lo spostamento del Premio proprio a Nuoro, città alla quale Maria Carta era particolarmente legata.
Potrebbe trattarsi solo del primo passo , aveva evidenziato Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, per rendere itinerante nell’isola il Premio per evidenziarne ulteriormente il suo essere patrimonio collettivo di tutta l’isola e non solo di Siligo.
La città di Nuoro ha risposto positivamente affollando il teatro Eliseo nel quale sono stati assegnati gli altri riconoscimenti di questa edizione.
Al musicista algherese Enzo Favata, che ha caratterizzato la sua attività concertistica nel corso dell’estate con un progetto dedicato a Garibaldi per i 150 anni dell’unità d’Italia e che arrivava a Nuoro dopo alcuni giorni trascorsi con Enedina Sanna a Edimburgo ospite di un festival internazionale di story tellers, di narratori.
Premiato anche il gruppo femminile delle Balentes, peraltro impossibilitato a raggiungere Nuoro a causa della giornata segnata dal maltempo; il giovane chitarrista blues di Osilo Francesco Piu , elemento emergente della scena blues nazionale che ha chiuso la serata con una esibizione
che ha trascinato l’intero pubblico.
Riconoscimento anche per il compositore di musica contemporanea nuorese Franco Oppo.
Premiati il Circolo degli emigrati AMIS di Cinisello Balsamo, rappresentato a Nuoro dalla sua presidente Carla Cividini; l’Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro con il suo presidente Salvatore Liori; Gianni Medda ideatore del fortunato format televisivo “Sardegna canta”
La serata è stata inoltre arricchita dalle esibizioni della cantante sassarese Giusi Pischedda, che si era aggiudicata un mese prima un premio speciale al concorso musicale dedicato a Mia Martini a Bagnara Calabra; della Compgnia Danza Estemporada di Sassari, diretta da Livia Lepri con
un frammento dello spettacolo "Feminas", ispirato alla figura di Maria Carta; del coro vocale strumentale "Maria Carta" della scuola media "Pasquale Tola" di Sassari.
Giacomo Serreli