Mercoledì 21 dicembre alle 18 al ‘Tribu’, in piazza Santa Maria della Neve a Nuoro, sarà inaugurata la mostra ‘Il mondo magico’ di Eugenio Tavolara, che e rimarrà aperta al pubblico dal giorno successivo sino al 30 aprile 2012.
La mostra è ideata e promossa dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, e vuole celebrare, a 110 anni dalla nascita. l’opera e la visione del mondo del grande artista sassarese.
Tavolara viene considerato, a pieno titolo, l’ ‘inventore’ dell’artigianato sardo moderno e fautore di un’immagine innovativa dell’Isola al crocevia fra radici locali e cultura internazionale.
Vissuto tra 1901 e 1963 , Eugenio Tavolara è stato scultore, ceramista, designer e produttore di giocattoli, tappeti e cestini. Si dedicò a varie espressioni artistiche, sempre sentendosi legato all'artigianato e alle arti applicate in genere. La decorazione era il fondamento della sua arte.
Affascinato dal passato nuragico e dagli antichi miti e credenze dell’Isola, Tavolara ha dato corpo a un “mondo magico”, un mondo trasfigurato dall’immaginazione, permeato di spiritualità, legato alla storia e incline al fantastico.
La mostra si snoda secondo un percorso tematico attraverso quattro temi centrali della sua opera: ‘Dal progetto all’oggetto’ indaga il metodo di lavoro dell’artista tramite i materiali del suo archivio e presenta una serie di figure che hanno collaborato con lui: gli artisti Tosino Anfossi, Mario Pompei, Gavino Tilocca, l’intagliatore Pasquale Tilloca, e i moltissimi artigiani sardi che hanno realizzato i suoi progetti.
‘Primitivo/Moderno’ mette a fuoco il particolare intreccio di motivi tradizionali e suggestioni contemporanee dell’opera di Tavolara. I pupazzi, realizzati fra gli anni Venti e Cinquanta, mettono in scena il mondo tradizionale sardo, nei suoi riti sacri e profani, nella quotidianità della vita contadina così come nell’animazione popolaresca delle città.
‘Il sacro’ esamina il tema religioso presente tanto nelle arti applicate quanto nella scultura dell’artista, dai piccoli rilievi in legno degli anni Trenta alla grande Porta della Chiesa della Solitudine del 1954.
‘Mito e leggenda’ si incentra sull’aspetto fantasioso, mitico, fiabesco che caratterizza una gran parte della sua opera, a partire dall’attività giovanile di disegnatore, ancora inedita e qui presentata per la prima volta, fino alle sculture e ai progetti di design della maturità. L’epoca del mito è per Tavolara tanto quella classica, popolata di figure mitologiche, quanto quella nuragica, popolata da maghi - guerrieri protagonisti di una grandiosa civiltà.