L’A.C.S.I.T. si impegna a far conoscere questa vicenda alla gente e a riflettere sulle responsabilità che la nostra “civiltà occidentale” ha avuto ed ha di questa lunga degenerazione in profonda disparità, ingiustizia ed odio cieco, che colpisce, assurdamente, anche le persone che si impegnano in senso opposto.
L’A.C.S.I.T. desidera di cuore la pronta liberazione di Rossella e dei suoi colleghi, la liberazione e il rispetto di tutti i diritti per il Popolo Saharawi e per tutti i Popoli lontani e vicini.