Il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha annunciato che ripartiranno il 16 gennaio i collegamenti Sardegna-Continente assicurati dalla flotta sarda. Cappellacci ha reso nota la decisione del Consiglio di Amministrazione della Saremar, che dà attuazione agli indirizzi impartiti dalla Giunta.
“Prosegue - ha dichiarato Cappellacci - la nostra battaglia per tutelare il diritto alla mobilità dei Sardi, per creare nuove opportunità per le nostre imprese e per ripristinare le regole del libero mercato”.
La flotta sarda è nata come risposta della Regione all’aumento esagerato dei prezzi praticati durante l’estate scorsa dalle compagnie di navigazione.
Nel giugno 2011 la nave “Scintu” salpò dal porto di Civitavecchia per raggiungere quello di Golfo Aranci, seguita pochi giorni dopo dalla “Dimonios”, sulla tratta Porto Torres-Vado Ligure.
“Il primo esperimento – ha commentato Cappellacci - ha consentito di trasportare oltre 130 mila passeggeri e più di 40 mila veicoli a costi contenuti. Lo abbiamo fatto utilizzando personale sardo e promuovendo a bordo i prodotti tipici della nostra terra. Tra meno di due settimane ripartiranno i collegamenti tra Olbia e Civitavecchia, con le stesse tariffe della stagione 2011. Le prenotazioni potranno essere effettuate on line, a partire dal 9 gennaio. La flotta sarda - aggiunge - rappresenta una delle iniziative finalizzate a rivoluzionare il sistema della continuità territoriale marittima. Essa si somma al ricorso all’Antitrust contro le tariffe praticate dagli armatori, e soprattutto alle azioni politiche e giurisdizionali per abbattere quel mostro marittimo e giuridico rappresentato dalla ex Tirrenia: un’anomalia che abbiamo denunciato in tutte le sedi, compresa quella europea".
“Passo dopo passo prende forma – è detto nella nota diffusa da Cappellacci - quel ponte con la Penisola necessario sia per rendere finalmente effettivi i sacrosanti diritti dei cittadini sardi, sia per eliminare il limite derivante dalla condizione di insularità, che storicamente ha compresso le reali possibilità di sviluppo del nostro sistema economico-sociale. La flotta sarda - ha concluso il presidente della Regione - non solo è azione concreta, ma è anche il simbolo di una Sardegna che con operosità e determinazione intende decidere il proprio futuro con scelte proprie, non più subendo politiche calate dall’alto”.