La mira la sa prendere bene. Tanto che a forza di centrare piattelli, in Italia come all’estero, è riuscito in una grande impresa. Luigi Agostino Lodde, 31 anni di Ozieri, rappresenterà la Sardegna alle Olimpiadi di Londra in programma nella prossima estate.
Un risultato che forse neanche lui si aspettava in una disciplina, il tiro a volo, specialità skeet, dove concentrazione e precisione fanno la differenza. Lodde è persona schietta e determinata, ma soprattutto umile. “Il successo sportivo non mi ha cambiato – dice – tiro per la gloria e la passione, perché questo sport mi ha dato tanto e fa parte della mia vita”.
Niente soldi facili, ma impegno costante e una preparazione rigorosa sono alla base della sua escalation nel tiro a volo.
Il suo curriculum di atleta, parla chiaro. Nel 2007 entra nella nazionale seniores. L’anno dopo è medaglia d’oro nella competizione a squadre ai mondiali universitari di Pechino. Nel 2010 ottiene un prestigioso terzo posto ( medaglia di bronzo) sempre ai mondiali di Pechino. La capitale cinese è davvero un portafortuna per il biologo di Ozieri. Nello stesso anno è campione italiano della specialità skeet e centra due bronzi individuali agli europei. Ma si toglie anche un'altra soddisfazione. Realizza il primato personale con 148 piattelli colpiti su 150.
Nel 2011 a Izmir in Turchia, conquista il sesto posto nella finale di Coppa del Mondo. Luigi Agostino Lodde continua a lavorare sodo, per arrivare nella miglior condizione all’evento londinese, seguito con particolare attenzione dal suo tecnico, Francesco Fazi.
Nel centro di preparazione olimpica di Tirrenia, vicino a Pisa, ci sono altri sette tiratori italiani, tra cui la medaglia d’oro di Pechino Chiara Cainero, che assieme al biologo logudorese, intendono dare battaglia e “ mirare” in alto nel cuore della “city” sportiva.
Andrea Porcu