Sabato 28 gennaio, alle 21, in occasione del Giorno della Memoria, nella Biblioteca del circolo “Su Nuraghe”, in via Galilei, 11, a Biella, lettura a tre voci di lettere inviate dagli Ebrei, con Ludovica Pepe Diaz, Mirko Cherchi ed Elisa Cicero.
Anche quest'anno il circolo “Su Nuraghe” di Biella vuole ricordare “Il Giorno della Memoria” con letture, a tre voci alternate, di documenti riguardanti la Shoah.
Si tratterà delle ultime lettere inviate dagli Ebrei che avrebbero poco dopo trovato la morte per mano dei nazisti. Sono state raccolte nel libro “Le mie ultime parole” a cura di Zwi Bacharach, edito da Laterza, dopo un lungo e difficile lavoro di indagine e di ricerca. Infatti alcune delle lettere sono state raccolte in archivi pubblici, altre erano conservate in raccolte private, pubblicate in libri appartenenti alle comunità distrutte, altre ancora, costituiscono ricordi individuali e familiari.
Sono lettere inviate, spesso in modo fortunoso, come quelle lanciate dai treni di deportazione e raccolte poi da mani pietose o soggette alla censura degli aguzzini e perciò quasi miracolosamente pervenute a noi. Sono scritte da persone di ogni età ed estrazione sociale, ma tutte hanno come comune denominatore la certezza di una violenta morte incombente che non ha ragione d'essere se non quella di appartenere ad un popolo disperso in diaspora nel mondo e molto spesso completamente assimilata alle popolazioni che da secoli l'ospitavano.
Sono lettere indirizzate a familiari o ad amici ma leggendole oggi noi, persone lontane da quel terribile periodo, possiamo avere la sensazione che siano indirizzate personalmente ad ognuno, come tracce della memoria per il futuro. Le voci di quelle persone perseguitate, umiliate, rinchiuse nei ghetti, deportate nei Lager e, comunque, uccise alla fine brutalmente, urlano a noi dalle grandi fosse comuni dove a migliaia vennero fucilate, dal fumo che si alzava dai crematori di Auschwitz, perché non vengano dimenticate e mai più si ripeta nel mondo un simile orrore. Ludovica Pepe Diaz