Vertenza entrate, patto di stabilita, questione Equitalia sono stati i temi principali del confronto svoltosi a Roma, nella sede della Regione Sardegna, tra il presidente Ugo Cappellacci, i parlamentari sardi e i capigruppo del Consiglio regionale, convocato per mettere a punto una strategia unitaria sulla “questione Sardegna”.
"Vi è stato un contributo costruttivo da tutte le parti politiche - ha dichiarato il presidente Cappellacci - che va al di là del fatto, di per sè importante, che si siano ritrovati insieme parlamentari, consiglieri regionali di diversa appartenenza politica".
Il lavoro – è detto in una nota dell’Ufficio stampa - prosegue con la richiesta da parte del presidente della Regione di una convocazione del Consiglio Regionale finalizzata alla discussione di un ordine del giorno comune riguardante la condivisione del percorso per il confronto con lo Stato e propedeutica a una seduta straordinaria degli Stati Generali per consentire la partecipazione dei parlamentari, delle forze sociali e delle istituzioni locali.
Il presidente Cappellacci – riferisce la nota - ha sollecitato con un telegramma un incontro al presidente del Consiglio dei Ministri. Per sottolineare l’unità di intenti del sistema politico regionale, all’incontro dovrebbe partecipare una delegazione che comprenda la presidente del Consiglio Regionale e una rappresentanza dei parlamentari e dei consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti.
A sottolineare la rilevanza della “questione sarda” - precisa la nota - è stata condivisa l’esigenza di una mobilitazione di tutta la Sardegna che porti alla ribalta nazionale le principali emergenze e la richiesta di risposte urgenti da dare ai territori per salvaguardare coesione sociale e unita nazionale.
"Il confronto di oggi - ha detto il presidente della Regione al termine dell'incontro - apre un canale di dialogo costruttivo tra la diverse rappresentanze politiche e istituzionali della Sardegna sulle questioni ancora aperte nei rapporti con lo Stato centrale. Con il coinvolgimento delle forze sociali e il contributo di tutti, occorre ora trovare la sintesi che consenta alla voce della Sardegna di essere forte, unitaria e determinata".