Caro Messaggero,
Bene. Ho visto i vostri articoli nel numero di febbraio "L’informazione per gli emigrati: le ragioni della rinuncia" e "Incontro Governo-Regione sulla “Vertenza Sardegna”.
Bravi per la vostra presa di posizione ferma rispetto alla politica “di fallimento” adottata senza vergogna da Cappellacci!
È da molto tempo che aspetto da parte della vostra équipe, reazioni “democratiche” sane. Riconosco che poco tempo fa ancora, avevo deciso di non più leggere il vostro giornale. I vostri articoli troppo politicamente corretti, al filo degli anni, erano riusciti ad estinguere il desiderio dell'immigrata che sono.
La delusione era tanto più grande in quanto questo desiderio e questa sete di cultura, d'informazione, di argomenti di fondo che vengono dalla mia terra, diventava completamente irrazionale agli occhi dei miei amici francesi.
Comprendete il mio piacere nel vedere che oggi il Messaggero mi parla infine come ad una persona interessata e capace di leggere una informazione intelligente. Mi avete riconciliata con i miei geni sardi trasmessi dai miei genitori e, più lontano, loro nonni: i geni di una che combatte! Avanti dunque e viva "la presse libre" . Ancora grazie a voi…
Adèle Nieddu (Francia)