Il circolo sardo “La Quercia” di Vimodrone ha dedicato la Festa della Donna a Rossella Urru, la cooperante di Samugheo rapita diversi mesi fa in Africa. Dopo mesi di angosciante silenzio, negli ultimi periodi le voci sulla vicenda della giovane sarda si sono rincorse convulsamente. Sino alla notizia, poi rivelatasi falsa, della sua liberazione data da Al Jazeera e circolata sul social network Twitter. E sull’onda emotiva della vicenda, anche gli emigrati sardi fanno sentire, compostamente, la loro voce. Il circolo “La Quercia” di Vimodrone, presieduto da Gianpiero Fenu ha dedicato alla cooperante sarda, l’8 marzo.
All’incontro nell’hinterland milanese hanno partecipato Claudia Zuncheddu, Consigliera Regionale della Sardegna; Ornella Demuru, presidente dell’associazione Fed’s Femminas de Sardigna; Lucia Castellano, Assessore al Comune di Milano; Serafina Mascia presidente della Fasi e la giornalista di “Sardegna Uno” Carmina Conte.
Un crescendo di emozioni si sono susseguite anche grazie al video introduttivo di un socio del sodalizio di Vimodrone, Gianni Demartis, che ha raccolto suoni e immagini di Rossella, fra la sua Sardegna lontana e location delle sue missioni nel continente nero. Carmina Conte, in collegamento telefonico con il sindaco di Samugheo, Antonello Demelas, ha voluto porre in evidenza il grande cuore dell’altra Sardegna che tanto si prodiga per i suoi figli vicini e lontani, meritevoli di sostegno e grande solidarietà. Solidarietà che la stessa Conte, presentatrice della trasmissione televisiva “Arasolè” su Sardegna Uno, ha sottolineato anche per la famiglia Urru, campioni di discrezione e umanità, che nella sofferenza hanno posto ripiego esistenziale.
Nel pomeriggio al circolo “La Quercia”, con il coordinamento del giovane Carlo Casula, sono stati letti dei brani che hanno messo in evidenza il ruolo della donna nella società d’oggi: dalla giovane Antonietta, alla socia più anziana del circolo, 81enne dallo spirito arcigno e determinato.
E della grande mobilitazione intorno alla figura di Rossella Urru si è discusso in modo appassionato anche in relazione al valore che l’8 marzo riverbera in questo mondo ultra globalizzato.
Serafina Mascia ha rimarcato come il mondo dell’emigrazione sarda si sia sin da subito diplomaticamente mossa per porre in evidenza la vicenda di Rossella Urru in Consulta dell’Emigrazione. E poi, non si contano certo le azioni popolari nelle sedi e nei territori ove risiedono i circoli che hanno portato anche le grandi Amministrazioni Comunali a creare solidarietà: pensiamo a Milano, Roma, Firenze e Torino solo per citare i capoluoghi maggiori di quest’Italia ammalata. Un excursus storico della politica internazionale, piena zeppa di intrighi inestricabili, sono stati messi sotto i proiettori da Claudia Zuncheddu, laurea in medicina e chirurgia, pronta a partire per l’Africa alla ricerca di Rossella. E poi Ornella Demuru, ha voluto porre in evidenza il complicato ruolo della donna nella società d’oggi, nei luoghi della politica ancora troppo maschilista. Per Ornella esiste una questione femminile soprattutto in Sardegna. Ha rivolto il suo pensiero finale a Rossella Urru giovane donna che ha scelto di dedicarsi proprio a tante donne, donne lontane bisognose di tutto. Quel tutto che oggi si dà fin troppo per scontato. Oggi più che mai Rossella Urru rappresenta un esempio di donna mirabile, che compie scelte difficili e impegnative che ci deve far riflettere anche sul ruolo della donna moderna.
Massimiliano Perlato