Venerdì 16 marzo, a Cuneo, nella “Sala mostre della Provincia Granda” , in corso Nizza, 21, verrà inaugurata la mostra “Tra luce e mistero” del sardo-biellese Ilio Burruni, nativo di Ghilarza (Oristano) e residente in provincia di Biella.
La rassegna, che resterà aperta fino al 30 marzo, presentata dal critico torinese Angelo Mistrangelo, espone rami, alberi, boschi, senza persone né cenni al mondo urbano.
Le opere, nitide, dalle forme forti e dai colori decisi sono piene di luce e suggeriscono un’idea di mistero. A Cuneo, Ilio Burruni presenta i suoi più recenti oli su tela.
L’Autore vanta una precisa formazione classica, come si rileva dal suo percorso artistico, partito dall’amicizia col barone Manno, e compiutasi attraverso l’appoggio con Roccati e la stima di Felice Casorati.
Poi, dopo la frequenza alla scuola del nudo all’Accademia Albertina di Torino, il suo itinerario va verso la semplificazione essenziale e la luce.
“L’energia, l’impegno, l’intensità del linguaggio di Burruni [restano intatti] nella definizione di una raffigurazione mai scontata o solamente verista” (Angelo Mistrangelo).
Roberto Perinu
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