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“Omaggio a Mario Delitala” alla Pinacoteca Mus’a di Sassari

 Acquerelli, disegni a matita, stampe e gli inconfondibili ritratti e paesaggi che fissano i volti e i costumi della Sardegna sono alcune delle opere esposte nella mostra “Omaggio a Mario Delitala”, fino al 25 maggio alla Pinacoteca Mus'a al Canopoleno di Sassari.

 

Opere inedite di uno dei più grandi artisti del Novecento, nato a Orani nel 1887 e scomparso nel 1990. Lavori appena restaurati che vanno ad arricchire gli ambienti del Museo. Con questa donazione Marcello Delitala, figlio dell’artista, ha voluto rendere omaggio alla molteplicità di tecniche utilizzate dal maestro, attento testimone della sardità ma sempre aperto alla sperimentazione di nuovi materiali e linguaggi artistici.

“La donazione – ha spiegato la curatrice Maria Paola Dettori – è stata molto utile per apprezzare maggiormente l'opera dell'artista, che spazia tra varie tecniche e vari soggetti, dai dipinti scelti per documentare un momento particolare, al genere del ritratto, fino agli scorci tipici della Sassari di un tempo”. Marcello Delitala ha invece spiegato il criterio seguito nella donazione: “Sono opere che temporaneamente e tecnicamente mancavano in quello che era già il patrimonio del Mus’a e ho pensato di completare i locali del Museo con opere che partono dal 1900”.

Accanto ai lavori di proprietà statale appartenenti alla collezione Tomè, in mostra i dipinti messi a disposizione dagli eredi dell’artista e le opere prestate da Enti pubblici (la Camera di Commercio di Sassari e il Comune di Lanusei) e da privati. Nell’itinerario espositivo si possono ammirare la tempera su carta del 1908 “Il Secolo XX” e i ritratti, dalla “Fanciulla di Orani” (olio su tela incollata su compensato 1926-27), al “Ritratto della pittrice Mariuccia Siotto Calvia” (1920, Olio su tavola), dal “Ritratto di Gaspare Arborio Mella di Sant’Elia” (1925, olio su tela), ai “Volti di vecchio”, olio su tela del 1924, fino alla “Zingarella” del 1933 (olio su masonite). L’uso di tecniche e di materiali differenti  è evidente anche nei vari Paesaggi degli anni Trenta. E ancora, le xilografie e gli inediti come i bozzetti, restaurati di recente, per la grande tela del Comune di Nuoro “La cacciata dell'arrendadore” (1926), frutto di un periodo di grande impegno professionale di Delitala. Una lunga carriera trascorsa tra la Sardegna, Venezia, Urbino e la Sicilia e caratterizzata dal legame con altri intellettuali, Sebastiano Satta, Attilio Deffenu, Francesco Ciusa.  

La mostra, patrocinata dalla Soprintendenza ai Beni artistici per le province di Sassari e Nuoro, è stata inaugurata l’11 aprile e chiuderà il 25 maggio. Sarà aperta al pubblico anche sabato 5 maggio in occasione di "Monumenti aperti" e sabato 19 per la "Notte dei musei".

Luciana Satta

 

 

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