Caro Messaggero,
Vorrei esprimere la mia opinione sull’articolo “EMIGRATI RISORSA DA SFRUTTARE”, pubblicato nel Messaggero del mese di maggio. Non voglio entrare in merito al significato del verbo “sfruttare” usato impropriamente dal presidente della Confapi che, penso in buona fede, abbia “letteralmente” tradotto dal Sardo come spesso accade a noi quando parliamo Italiano. (il termine
coinvolgere sarebbe stato più appropriato).
Il vero problema è la scarsa conoscenza delle realtà associative, come giustamente è stato precisato nell’articolo stesso. Chi opera nelle associazioni (dico "opera" e non "lavora") lo fa solo esclusivamente a scopo sociale; Lo scopo è promuovere manifestazioni culturali atte a mantenere viva la cultura Sarda e favorire l’integrazione degli emigrati nelle diverse realtà in cui vivono.
E’ vero anche che, utilizzando prodotti Sardi nelle varie manifestazioni, si fa pubblicità agli
stessi, ma l’utenza dalla quale si può ricavare utili è molto limitata ed esigua, e di certo non possano aiutare gli imprenditori sardi.
Non conosco il presidente della Confapi e perciò mi astengo dal criticarlo come persona, ma
come presidente saprà sicuramente come funziona il mondo del lavoro, le sue regole, le sue strutture, la sua organizzazione. Attualmente, i circoli non sono strutturati (e non potranno mai esserlo) per essere coinvolti in questo tipo di progetto. Le stesse persone che frequentano i circoli sono ormai tutte pensionate o quasi, e che con tutta la loro buona volontà, non possono e non si
sentono in grado di aderire a questo tipo di organizzazione.
Come ho avuto modo di scrivere con una lettera e pubblicata sul Messaggero di maggio, mi convinco sempre di più della necessità che l’imprenditoria Sarda cambi marcia e si adegui ai tempi; se si pensa che i circoli possano risollevare le sorti dell’ industria sarda vuol dire che, a parer mio, gli stessi imprenditori non hanno ancora acquisito le capacità e le conoscenze per affermarsi nei mercati al di fuori dell’isola.
In conclusione, mi auguro che il presidente della Confapi riveda le sue dichiarazioni e che vada a far visita ai circoli Sardi, dove troverà di sicuro tanta accoglienza e tanta disponibilità al confronto e al dialogo e si renderà conto che la sua proposta non potrà essere condivisa.
Gianni Demartis