Dal 15 al 17 giugno, organizzata dall’Associazione dei sardi “Sebastiano Satta”, nell’ambito della Festa di Forte Kaiser Franz Joseph, verrà festeggiata “Sa Die de sa Sardigna”.
Venerdì 15, alle 16.30 inaugurazione della mostra “Le bellezze della Sardegna attraverso i manifesti” e a cura di Pierluigi Erculiani “Promozione delle occasioni turistiche in Sardegna”
Alle 21.00, in collaborazione con le Associazioni di Forte Chievo Musica dal vivo.
Sabato 16 alle 10.00 “Seminario sui trasporti e turismo in Sardegna”, introduce Maurizio Solinas
Con relazioni di Tonino Mulas, Pierluigi Erculiani e Ermanno Sereni.
Domenica 17 alle 11.00 nella Basilica Romanica di San Zeno Maggiore, Patrono di Verona, “Sa Missa Manna”. Celebrano Monsignor Gianni Ballarini Abate di San Zeno e Padre Antonello Scano.
Armonizza la celebrazione “Cuntzèrtu sas Cunfrarias” di Ghilarza” (oghe Tanino Mele, mesu oghe Luca Schirra, contra Mario Demelas, bassu Giovanni Antonio Manca). Alle 13,00 pranzo a “Sa sarda”.
“La Festa della Sardegna” rappresenta per il Popolo sardo il momento della riconquista della libertà. La storia racconta che dopo anni di vessazioni di ogni genere, il popolo in rivolta scacciò dall’Isola i Piemontesi, tanto oppressori dal far rimpiangere ai Sardi la dominazione degli Spagnoli, non certo degli “stinchi di santo”.
Cantare a Cuntzértu, significa a Ghilarza cantare ad accordi, in armonia,tra quattro o cinque elementi. Luogo e veicolo privilegiato, ma non esclusivo, di questa tipologia canora sono state e sono tuttora le Confraternite laicali, presenti nel paese almeno dal 1666.
Molte informazioni storiche testimoniano il ruolo fondamentale delle Confraternite e de su Cuntzèrtu durante i riti della settimana Santa, oltre che nelle novene rurali ed urbane.
Tra il 1996 ed 1998, contestualmente alla rifondazione delle Confraternite ghilarzesi, si stabilizza l’attuale formazione del “loro” cuntzèrtu, denominato “Cuntzèrtu sas Cunfrarias”, proprio perché unisce cantori delle diverse Confraternite (Su Santissimu, S’Orrosariu, Su Coro ’e Zesusu).
All’interno di questo gruppo vocale, cantori provenienti da precedenti formazioni sono garanzia
di continuità con il passato; la trasmissione dei canti avviene infatti, unicamente, per via orale.
Il “Cuntzèrtu sas Cunfrarias” di Ghilarza interpreta i canti liturgici e paraliturgici della Settimana
Santa, le parti dell’Ordinarium Missae per l’accompagnamento delle messe solenni ed il repertorio delle diverse novene rurali ed urbane di Ghilarza.
Il repertorio comprende anche brani del versante laico o profano quali “s’Estundiantina” e “su Ballu”, brani legati alla parallela esperienza degli stessi cantori nel gruppo Folk “Su Carruzu” di Ghilarza.