Questa poesia è stata scritta da una ragazza di 13 anni. L'idea è nata a seguito di un compito che la sua insegnante ha affidato, quello di scrivere una poesia che rappresenti un luogo amato.
La ha inviata a “il Messaggero Giornale dei sardi nel Mondo online” la madre di Francesca spiegando che il nonno è sardo, gallurese di Calangianus, emigrato nel 1948. Ogni anno dalla mia nascita nel 1965 – ha scritto Stefania Pasella, che vive a Langhirano (PR) - trascorriamo le vacanze in Sardegna, e così i miei figli, quindi mi fa piacere che l'amore per questa terra trasmessomi da mio padre sia arrivato fino a mia figlia.
"Sardegna"
Ho attraversato questo grande mare,
finché non ho scorso la terra,
una mano tesa ad accogliermi,
una mano forte e sicura all’apparenza,
che nasconde dentro di sé la sua
timidezza e la sua fragilità.
La Sardegna è un’isola permalosa
e altruista, è come una bambina
arrabbiata con tutto e con tutti,
una bambina castana che vorrebbe
essere bionda, una bambina troppo
impacciata per conoscere la dolcezza
e la delicatezza.
Dalla punta delle dit
questa fantastica isola
posso vedere tutto,
e osservo
attentamente movimenti delle
onde, osservo con quale arroganza
e forza si scontrano sugli scogli.
Intorno a me un’aria scontrosa,
che si fa sentire sicura di sé,
un’aria decisa.
La mia amica isola che in ogni
dettaglio è serena, con la sua personalità
che in ogni momento mi rende
partecipe al suo meraviglioso
spettacolo.
Francesca Carra