Un emigrato sardo che vive in provincia di Treviso vuole partecipare alla Corsa degli Scalzi di Cabras. Ha scritto alle autorità locali (proloco, comune e provincia di Oristano) e regionali (Presidenza della Regione e assessorato del Turismo) ma nessuno ha risposto.
“Facendo seguito a mie precedenti istanze del 30/4/2012 e 23/5/2012 rimaste senza risposta alcuna – ha scritto Boris Mascia - molto educatamente reinoltro questa mia e-mail. “Sono Boris Mascìa (un tempo era Maxia), ho 42 anni, vivo a Treviso ma da sempre torno nella terra degli antenati a trascorrere le vacanze...per ritrovare nella magica terra del Sinis quelle energie ancestrali che sole mi permettono di rigenerare fisico e mente in un connubio spirituale tra uomo, natura, luoghi, gente, tradizioni sacre e piaceri profani, unico della nostra Sardegna. Dopo molti anni di soggiorno estivo a Is Pontigheddus, dopo aver assistito sempre alla Corsa de su Santu Srabadoi e aver assaporato la sacralità di quei momenti...Vi chiedo come sia possibile per un "continentale", dalle origini sarde e dallo spirito cabrarese al 1000%, partecipare come "curridori", per devotamente condividere appieno fatica, sensazioni, spiritualità dell'evento che tutti coinvolge in quei magnifici giorni di settembre. Vorrei anche conoscere quale possa eventualmente essere un percorso spirituale di preparazione ad un simile impegno.
Certo di un Vostro riscontro, e intimamente sperando nell'accoglimento della mia istanza, attendo fiducioso risposta. A si biri.
Boris Mascìa - Roncade (TV)”
Spero che al terzo tentativo – chiosa Mascìa - qualcuno dell'Organizzazione, del Comitato, del Comune di Cabras, della Sardegna sia così cortese da volermi dare appena un cenno di risposta.