Un bilancio che nessuno prevedeva, nonostante le aspettative ottimistiche, a conferma della maturità e sicurezza acquistata dai nuotatori sardi che a livello giovanile ai campionati italiani ormai da anni non temono confronti. Ma dieci medaglie, e così pesanti, non le avevano mai conquistate. "I segnali per aspettarsi cose buone c'erano ma non speravamo in un bilancio così ricco", commenta Nicola Pau, ex nuotatore di punta e oggi allenatore della Promogest Quartu; "Annis non è una sorpresa ma a Roma è stata formidabile: ha vinto tre ori e non ha portato a casa il quarto per un'inezia. Guttuso ha lavorato per esaltare le sue qualità tecniche, fisiche e mentali e ha fatto centro in pieno, conducendo due gare esemplari con grande sicurezza; Farru ha confermato in vasca lunga l'oro degli invernali. Era quello che gli mancava. Ai tricolori estivi sinora non era riuscito a farsi valere quanto in vasca corta. Tutto questo ci dice che il movimento di base sta esprimendo atleti di vertice che vanno agli italiani giovanili, prendono medaglie ma non solo. Fanno tempi cronometrici che li piazzano nelle prime dieci posizioni a livello stagionale assoluto. Non succedeva da tempo. Ci sono le medaglie ma anche le prestazioni. E questo significa che stiamo crescendo in vista di una medaglia anche agli italiani assoluti. E' quello che ancora ci manca ma ci stiamo avvicinando sempre più".
Nella foto Giuseppe Guttuso
Liliana Fornasier