L’assessore regionale della Cultura, Sergio Milia, nel corso della cerimonia inaugurale delle celebrazioni de “Sa Die De Sa Sardigna”, ha annunciato la sua intenzione di fare dell’inno contro i feudatari l’inno della Regione Sardegna.
“Ho dato mandato agli uffici – ha detto Milia - perché valutino le procedure da attuare affinché "Procurad'e moderare", scritto nel ‘700 dall’ozierese Francesco Ignazio Mannu, diventi l’inno della Regione Autonoma della Sardegna”.
L’assessore Milia ha ricordato come lo spirito di questa giornata sia quello di una riflessione che riguardi l’intero popolo sardo affinchè, nonostante il doveroso impegno nei festeggiamenti per l’unità d’Italia, il significato profondo di Sa Die non venga annacquato. “Una festa – ha aggiunto -che deve ricordarci la nostra identità e soprattutto deve ricordarci che siamo un popolo che deve avere una voce univoca, senza campanilismi di parte”. A Roma – ha detto – bisogna far arrivare una voce unica, forte, per cercare di ottenere risultati favorevoli a tutti i sardi. Prima di essere italiani siamo sardi e abbiamo bisogno di capire dove vogliamo e possiamo andare. “Per Sa Die crediamo di aver compiuto uno sforzo finanziario notevole investendo circa 300 mila euro. Soldi destinati a una miriade di avvenimenti che coinvolgono Comuni, Province e ovviamente le scuole. Non abbiamo voluto ricreare una rivisitazione storica dell’avvenimento. Abbiamo preferito investire le risorse soprattutto nelle scuole, con i ragazzi e nei Comuni”.
Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale, Attilio Dedoni.