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Il “trenino verde” un’occasione non sfruttata

Il “trenino verde” un’occasione non sfruttata

 Trenino verde

In un convegno di “Italia Nostra” a Osilo denunciata la carenza di progettualità – Un mercato potenziale di cento mila passeggeri ogni anno -

 La Sardegna dispone di un’importante risorsa non sfruttata, le linee ferroviarie a scartamento ridotto quelle, per intenderci dei “Trenini verdi”. Si stima un mercato potenziale di almeno centomila passeggeri l’anno, ma manca un’offerta capace di rispondere in modo adeguato a questa richiesta, capace di generare un giro d’affari di sicuro interesse sia per gli operatori turistici sia per i comuni che ricadono lungo le linee delle strade ferrate minori.

Dal convegno “Per non dimenticare, prospettive turistiche delle linee ferroviarie attive e dismesse”, promosso da Italia Nostra, che si è tenuto nei locali del “Monte granatico” di Osilo è emerso che i turisti che chiedono di viaggiare sul trenino verde ci sono, manca un efficiente impianto organizzativo.

Gli esperti che si sono alternati al microfono, coordinati da Antonio Arcadu (Italia Nostra), hanno lanciato un messaggio importante: la promozione del turismo nelle zone interne può passare sui binari delle vecchie ferrovie.

La formula è stata sperimentata con successo l’estate scorsa, quando un gruppo di turisti, ad Alghero, sono stati invitati a salire sul trenino verde e portati a Osilo, sulla vecchia strada ferrata, con l’intento di trascorrere una giornata diversa. Lontana dai ritmi frenetici delle località costiere, la comitiva, composta da vacanzieri italiani e stranieri, ha riassaporato il piacere sottile di un viaggio, a velocità ridotta, a bordo del vecchio convoglio immerso in un paesaggio inconsueto, a contatto con un patrimonio naturalistico straordinario. Nel piccolo centro collinare a pochi chilometri da Sassari, hanno visitato i tortuosi e caratteristici vicoli del centro storico, tra chiese antiche e vedute panoramiche mozzafiato. Il pranzo è stato un’immersione totale fra le specialità tipiche della zona. In serata, dopo una giornata indimenticabile, sono stati riaccompagnati ad Alghero. Il buon esito dell’operazione si deve anche al gruppo “le ragazze del Respiro dell’Arte, donne di Osilo” che ha contribuito fattivamente alla riuscita della manifestazione organizzata dal Comune.

“A consuntivo di quell’iniziativa abbiamo avuto un gradimento straordinario - ha detto il sindaco di Osilo, Nanni Manca - e il ricordo di quei turisti rappresenta il valore aggiunto su cui vogliamo impostare il progetto di valorizzazione delle ferrovie storiche”.

“In Sardegna si contano ben seicento chilometri di ferrovie a scartamento ricotto - ha ricordato Giusepe Roggero, responsabile della direzione di esercizio delle ex Ferrovie della Sardegna - ci vuole la volontà di riqualificarle per utilizzarle con finalità diverse da quelle che tempo fa ne hanno consentito la realizzazione”.

Si tratta di linee che attraversano zone bellissime, difficilmente raggiungibili in macchina e a piedi. Un’offerta turistica intelligente e diversa che finalmente presenta una Sardegna inconsueta, fatta non solo di mare e spiagge, ma anche di sentieri, natura selvaggia e tradizioni millenarie.

“La domanda c’è - ha fatto notare Alessandro Boccone, direttore commerciale dell’Arst, gestione Fds - se si estende al Nord della Sardegna lo stesso impegno finanziario e l’uguale supporto che ha rilanciato la tratta di Mandas attualmente unica in esercizio”.

Il progetto può essere già realizzato come un mosaico da ricomporre. Esistono infatti già, in parte, piste ciclabili, sentieri di trekking, stazioni di sosta, ippovie, parchi naturalistici che dovranno affiancare le vecchie linee ferrate, così da rendere del tutto appetibile l’offerta oggi solo potenziale.

Antonello Cugia, presidente della sezione di Sassari di Italia Nostra, ha ricordato che il primo studio di fattibilità, con tanto di cifre e rilevazioni, risale all’ottobre del 1968. Cugia ha suggerito di realizzare un programma settimanale, con partenza da Alghero o altri bacini di utenza turistica della Sardegna e destinazioni giornaliere a Osilo, Nulvi, Perfugas, Bortigiadas, Tempio e Calangianus. “Occorre un’azione sinergica - ha concluso il presidente di Italia Nostra - un programma stilato dai comuni interessati con il sostegno della Provincia e della Regione”.

 

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