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“I dolmen, le tombe di giganti e i nuraghi della Sardegna”

 La casa Edizioni Condaghes ha pubblicato, nella collana Archèos, “I dolmen, le tombe di giganti e i nuraghi della Sardegna”, di Duncan Mackenzie, l’affascinate resoconto del viaggio fatto agli inizi del ‘900 alla scoperta dei monumenti archeologici della Sardegna, nella traduzione curata da Lycia Mura e Roberto Manca. (Prezzo: € 17,00)

L’archeologo scozzese Duncan Mackenzie, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, operò nel Mediterraneo contribuendo alle indagini d’importanti contesti della Grecia insulare come Phylakopi a Melos e Cnosso a Creta affiancando Sir Arthur Evans. Si interessò anche degli aspetti preistorici della Sardegna che visitò ben quattro volte tra il 1906 e il 1909. I resoconti di questi viaggi sono stati pubblicati in varie riviste dell’epoca.

 

In questo volume è riportata la traduzione dell’articolo “The Dolmens, Tombs of the Giants, and Nuraghi of Sardinia”, pubblicato a Londra nel 1910 nella raccolta “Papers of the British School at Rome” che contiene le osservazioni sulle esplorazioni compiute durante l’autunno del 1908. Il testo si configura come un diario di viaggio che guida il lettore alla scoperta di territori e monumenti della Sardegna interna. I monumenti esaminati sono accuratamente descritti e illustrati con immagini fotografiche e meticolosi disegni realizzati dall’architetto F.G. Newton che lo accompagnava nel viaggio. In appendice è riprodotto il testo originario in lingua inglese.

Duncan Mackenzie nacque in Scozia nel 1861. Si laureò in Filosofia, Storia dell’Arte e Archeologia a Edimburgo. Divenuto membro della British School ad Atene, condusse lo scavo di Phylakopi a Melos, dove scoprì il primo villaggio coevo alle tombe cicladiche. Si trattò del primo scavo in cui venne applicato il metodo stratigrafico nel Mediterraneo Orientale – a parte quello di Hissarlik-Troia – che avrebbe permesso di stabilire la prima sequenza cronologica della Civiltà Cicladica. In seguito, dal 1900 al 1910, lavorò come assistente di scavo con Evans a Cnosso (Creta) dove garantì il carattere scientifico dei metodi impiegati: lo scavo stratigrafico, il rilievo scrupoloso degli oggetti, l’esecuzione delle planimetrie e dei disegni, la redazione dei quaderni di scavo.

Succeduto a Robert Macalister nella direzione degli scavi per la Palestine Exploration Fund, compì scavi in Palestina. Dal 1914 al 1919 curò la sistemazione del Dipartimento Cretese ed Egeo dell’Ashmolean Museum di Oxford e collaborò al Palace of Minos di Evans. Dal 1920 al 1926 diresse nuovamente gli scavi a Cnosso. Compì diversi viaggi in Sardegna e in Corsica e s’interessò alle civiltà preistoriche. Rimane incerta la data della sua morte: 1934 o 1935.

 

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