Faccio parte di quella numerosa categoria chiamata immigrati e che aspettano le vacanze per potere rientrare almeno qualche settimana a respirare l’aria che ha annusato nel nascere nella Nostra splendida Isola.
Questo è uno di quegli anni per Noi che viviamo fuori che oltre al disagio economico di vivere da immigrati e per il periodo economico che ben sappiamo Ci viene quasi negato la possibilità di potere passare qualche settimana fra i Nostri cari e i nostri ricordi.
Mi spiego meglio, quest’anno oltre ai prezzi dei traghetti proibitivi che già l’hanno scorso Ci hanno massacrato la Regione Sardegna aveva messo a disposizione alcuni traghetti Saremar con prezzi calmierati che ad alcuni di Noi hanno permesso di potere venire nella terra natia. Quest’anno ho saputo dalla Saremar navigazione che non verranno messi a disposizione per il periodo estivo alcuni traghetti e che nessuno accordo è stato fatto con la Regione Sardegna in merito a promozioni del tipo dell’anno scorso.
Non voglio esprimere per scritto quello che ho provato sentendo la notizia, ve la lascio immaginare, ma una cosa vorrei che arrivasse a chi amministra la Nostra Regione.
Noi non per colpa nostra siamo stati costretti ad emigrare per cercare lavoro e non per questo dobbiamo essere doppiamente penalizzati. La Regione ha il dovere nei Nostri confronti di renderci almeno agevole la possibilità di fare rientro almeno nelle vacanze visto che non è stata in grado di metterci a disposizione il bene più importante il lavoro.
Non fateci vergognare ancora una volta dell’umiliazione di non potere disporre di quanto necessita per potere venire a casa Nostra. Fate qualcosa, ma subito perché l’attesa di vedere se qualche compagnia fa delle promozioni e per quanti è insostenibile.
Ricordatevi che anche Noi abbiamo il diritto di rientrare anche se per brevi periodi, purtroppo anche Noi siamo stati partoriti dalla stessa terra e nessuno ci può negare il Nostro sacrosanto diritto
Certo della Vostra comprensione e nell’attesa che qualcosa si muova.
Domenico Quartucci (Torino)