Avevo poco più di 30 anni quando lasciai la mia “dolce Sardegna”. Mio padre soffriva di un male incurabile, io mi sono laureata per farlo felice prima che lui venisse a mancare e dopo ho comprato un biglietto per Londra senza ritorno. Mentre scappavo disperata da Dolianova con una valigia piena di sogni e per trovare un mondo migliore, il mio cuore era a pezzi. Ma dovevo fuggire dalla Sardegna, non avevo un lavoro e non potevo stare sulle spalle di mia madre, come avrei potuto!
Ormai sono quasi vent’anni che vivo in Inghilterra. Ho lottato tantissimo per riuscire ad arrivare dove sono e ho sofferto tanto nel lasciare mia madre e la mia dolce Sardegna, ma vivere qua mi ha permesso di allargare i miei orizzonti e fare dei passi che non avrei mai potuto fare stando in Sardegna. Lavoro da molti anni come assistente presso la sede di Londra di uno dei più grossi studi legali italiani, insegno italiano nel mio tempo libero e sono orgogliosissima quando i miei studenti parlano col mio accento sardo. Faccio volontariato tramite il consolato negli ospedali e nelle carceri, dando conforto ai malati e supporto e speranza agli italiani che hanno preso la strada sbagliata.
Diversi anni fa ho perso anche mia madre, e nella casa della mia infanzia in Sardegna è rimasta una delle mie due sorelle. Lei dice “io resto a lottare nella mia terra”.
Ho dentro tanta rabbia, una rabbia che mi brucia dentro e non riesco a placare! Dal 2012 devo pagare una quota della tassa IMU perché sono contitolare assieme alle due mie sorelle della casa dei miei genitori.
A luglio quando ero in vacanza a Dolianova sono andata a parlare con il Sindaco perché ho letto che era a discrezione dei comuni esonerare gli emigrati dal pagare la tassa IMU, infatti in molti comuni d’Italia così è stato fatto. Io invece mi sono sentita quasi derisa e mi è stato risposto che “devo pagare la tassa IMU come seconda casa perché a Dolianova ci sono troppi emigrati e altrimenti il comune ci rimetterebbe”. Sono uscita dal comune in lacrime, come se fosse COLPA NOSTRA che siamo stati costretti a lasciare la terra natia! Io qua a Londra non ho una casa di proprietà ma pago l’affitto, nella casa in Sardegna ci abita mia sorella e di questo ne sono felice che anche lei non sia scappata abbandonando tutto e lasciando cadere la casa a pezzi, come molti hanno fatto. Sono stata costretta a fuggire in terra straniera e ora mi viene chiesto di pagare una tassa per una casa della quale sono comproprietaria solo sulla carta a un comune con il quale non ho più niente a
che fare?
La politica della regione Sardegna è di far rientrare gli emigrati, incoraggiandoli a costruirsi una casa, e perché tutto questo? Per farci pagare la tassa IMU per ingrossare le casse dei comuni? E` una vergogna! Da quando sono qua torno in Sardegna 2 o 3 volte l’anno, per godermi i tramonti infuocati e la brezza del mare, per sentire il contatto della sabbia sotto i piedi, per passeggiare nel giardino dei miei genitori e sentire il profumo delle rose e dei limoni. Dopo quel colloquio con il sindaco ho dentro rabbia, disgusto e disprezzo, e passerà molto tempo prima che io riesca ad andare in Sardegna come facevo prima. Almeno sino a quando la tassa IMU non venga rivista.
Angela Puddu - Inghilterra