Ho avuto modo anch’io di conoscere e apprezzare il rigore professionale di Gino Zasso nelle occasioni in cui, in missione in “Continente”, aveva il compito di rendere conto ai lettori del nostro “Messaggero Sardo” di iniziative culturali di qualche Circolo degli emigrati e/o della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia).
Nelle sue cronache non si riscontravano lacune perché Gino, una volta posizionatosi nella platea della sala in cui si svolgevano i lavori di un determinato incontro/dibattito, se ne allontanava solo quando l’ultimo degli intervenuti aveva finito di parlare.
Esempio ammirevole quindi di deontologia professionale! Alla famiglia le condoglianze mie personali e della FASI.
Paolo Pulina