“Guardiavecchia un’infanzia tra guerra e dopoguerra” è il titolo del libro scritto da Antonio Casazza, un maddalenino nato nel 1940 che da molti anni vive tra Roma e Milano, ma d’estate ritorna con vero piacere nella sua isola.
Il libro, pubblicato dalla casa editrice “Paolo Sorba Editore”, di La Maddalena - come scrive Casazza - è il racconto autobiografico di me bambino, nato pochi mesi dopo l’inizio della seconda guerra mondiale, che in pochi anni si è trovato a girovagare: dalla Sardegna, all’Istria (Pola), al Casentino (nel pieno della linea Gotica) per poi, terminata la guerra, rientrare nel paese natio, La Maddalena, per andare a vivere in una batteria militare (da qui il titolo del libro) posta sulla sommità dell’isola, per trasferirsi poi a Roma nel 1950, quando avevo dieci anni”.
In questo racconto autobiografico Casazza fa un excursus di dieci anni, tra il 1940 ed il 1950 in cui racconta la vicenda di una famiglia sarda di quegli anni, narrando, per quanto ha potuto capire, meglio intuire, ciò che mi stava succedendo intorno: la guerra, l’occupazione militare, il padre internato in Germania, la difficoltà della madre e della nonna a procurarsi il cibo, la resistenza partigiana, la sconfitta dei fascisti, i bombardamenti al fronte, la nascita della repubblica, il primo dopoguerra.
“Forse è una vicenda comune a quella di tante famiglie sarde di quel periodo potrebbe – ha scritto Casazza, attento lettore del Messaggero - che interessarvi, attenti come siete ad approfondire la storia, anche minuta, della nostra regione”.