Presto un progetto per la salvaguardia del gallurese
La Provincia di Olbia Tempio ha presentato il progetto per la tutela delle minoranze linguistiche.
Scopo dell’iniziativa è valorizzare la lingua e dargli la stessa dignità dell’italiano traducendo il linguaggio amministrativo.
“Abbiamo avviato un progetto - ha spiegato il presidente della Provincia Fedele Sanciu – che punta all’apertura degli sportelli linguistici nei comuni che aderiscono al programma e alla formazione del personale degli enti aderenti che sarà in grado, ad esempio, di rilasciare certificati, approntare delibere e altri documenti nella lingua comuna sarda”.
In parallelo con il progetto per la tutela della lingua sarda la Provincia prevede un progetto di tutela del gallurese.
“Con le altre fasi del programma che stiamo per avviare – ha proseguito il presidente - quelle dedicate alla toponomastica e alla salvaguardia, promozione e diffusione, ci dedicheremo da subito al gallurese, portando avanti un progetto parallelo, ma collegato a quello della lingua comuna, coinvolgendo oltre a quelli che hanno aderito, tutti gli altri comuni del territorio”.
“Il progetto - ha spiegato l’assessore alla pubblica istruzione Giovanni Pileri - è partito il 2 maggio, finanziato con 62 mila euro, durerà otto mesi e si concluderà a dicembre con un convegno dedicato alle lingue minoritarie”.
Le operatrici impegnate nel progetto saranno tre e si sposteranno nei comuni di Alà dei Sardi, Badesi, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, Luogosanto, Monti, Padru, Sant’Antonio di Gallura, Santa Teresa, San Teodoro e Tempio Pausania.
“Ogni comune avrà a disposizione 100 ore, divise in blocchi di 13 a settimana, da dedicare agli sportelli linguistici che hanno lo scopo di mediare e dialogare con gli utenti. Parallelamente per i dipendenti degli enti partiranno i corsi di formazione in lingua sarda.