Gentili mi affido a voi, per conoscere non tanto la prima emergenza ma quella seconda, ossia quella che dopo il fascino emotivo come è successo dappertutto - parlo della Toscana, dell'Emilia, delle Cinque Terre, di Genova, della Sicilia - ci sia invece nella nostra terra e isola un proseguo dignitoso. Mi riferisco a piccoli progetti che possono alleviare chi è per qualche ragione in ultima fila, esempio gli animali allo stato brado; gli animali soffrono maggiormente il disagio perché non "pensati urgentemente" e così varie altre realizzazioni, pozzi da ripulire, abbeveraggi, stazioni di tutela per fauna e flora.
Non credo che i soldi dati con il telefonino e in varie associazioni possano arrivare "veramente" a chi è nella situazione di bisogno (avevo inviato molti aiuti che son finiti in un container che poi per il caldo e l'incuria è andato tutto il malora); penso invece che questa mole di denaro raccolto vada a interessi generali molto più proficui. Ritengo invece che sarebbe meglio monitorare i centri più disagiati e "documentati" in modo che possano ricevere il sostegno di tutti i sardi che vorranno mandare il loro contributo mirato.
Non so se voi come Messaggero possiate svolgere questo compito ma almeno indicare autorevoli referenti con cui comunicare. Ringrazio di cuore per la vostra attenzione
Gemiliano Cadoni - Varese