Anche in occasione delle prossime elezioni regionali del 16 febbraio gli elettori sardi residenti all'estero potranno godere di un contributo commisurato alle spese di viaggio effettivamente sostenute fino ad un massimo di 250 euro per gli elettori provenienti da paesi europei e di 1.000 euro per gli elettori provenienti da paesi extraeuropei.
Il contributo è erogato all’interessato dall'Amministrazione comunale presso la quale l'elettore ha votato.
Gli elettori devono essere iscritti all'Anagrafe italiana residenti all'estero (Aire) di un Comune sardo (possono beneficiare dell'agevolazione anche gli elettori per i quali la procedura di iscrizione sia ancora in corso, se attestata dall’Ufficio consolare dello Stato estero di provenienza); aver votato in occasione di consultazioni per il rinnovo del Consiglio comunale e per l'elezione del Sindaco o in occasione di elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale o regionale oppure di referendum abrogativi e consultivi a carattere strettamente regionale; essere arrivati al Comune sardo non prima dei due mesi antecedenti la data delle votazioni ed essere ripartiti verso il Paese estero di residenza entro i due mesi successivi alle votazioni.
Non hanno, invece, diritto al contributo gli elettori che si trovano all’estero per motivi di studio o per lavoro a tempo determinato che non possono, per legge, trasferire la residenza all’estero.
Questa la documentazione che l'elettore deve presentare al Comune in cui ha votato: tessera elettorale o autorizzazione sostitutiva della stessa, vidimata presso la sezione elettorale e attestante l’avvenuta votazione; documento d'identità; biglietti di andata e ritorno (o carte d’imbarco per i biglietti aerei emessi da agenzie di viaggio o acquistati su internet), comprovanti che il viaggio è stato effettuato entro i termini indicati alla voce “requisiti”.
L'interessato deve presentarsi presso il Comune nel quale ha votato e consegnare al funzionario incaricato la documentazione precedentemente indicata.
Quest’ultima deve successivamente richiedere il rimborso alla Regione, che vi provvede dopo aver verificato la documentazione presentata dal Comune.