I presidenti delle Federazioni dei circoli sardi in Europa a fine luglio hanno inviato una lettera all’ Assessore del Lavoro, Virginia Mura per sollecitare un incontro.
“Il 1° maggio 2014 – ricordano nella lettera, firmata da Carlo Murgia per il Belgio, Francesco Laconi per la Francia, Giannia Manca per la Germania, Serafina Mascia per l’Italia, Mario Agus per l’Olanda e Domenico Scala per la Svizzera - Le abbiamo inviato una richiesta di incontro per conoscerci e esaminare insieme gli argomenti e le urgenze che nella nostra lettera portavamo alla Sua attenzione.
Ad oggi nessuna data d’incontro è stata fissata per un confronto-dialogo diretto. Sappiamo di non essere una priorità nel novero dei gravi problemi del mondo del lavoro che il Suo Assessorato deve affrontare – mondo del lavoro di cui anche noi emigrati, è bene però ricordarlo, siamo parte. Infatti la nostra rete è costruita grazie sicuramente agli interventi della Regione Autonoma della Sardegna, ma vive in virtù dell’impegno di migliaia di sardi emigrati nell’Italia continentale, in Europa e nel mondo, che hanno lasciato la Sardegna alla ricerca del lavoro che nell’isola non c’era (e, purtroppo, non c’è tuttora).
Anche noi emigrati – prosegue la lettera - viviamo, nei territori in cui operiamo, la generale crisi economica, e quindi occupazionale, e paghiamo le conseguenze della scarsità di risorse finanziarie che esiste sia in essi sia nei territori sardi dai quali proveniamo, ma cerchiamo caparbiamente prospettive e soluzioni per affrontare l’emergenza senza interrompere la vita sociale e le attività delle nostre reti.
Per questo ribadiamo la richiesta di un incontro che consenta di analizzare la situazione a 360 gradi e di individuare insieme le modalità per proseguire il nostro operato nonostante questa crisi. Sappiamo cosa noi possiamo dare. Desideriamo sapere – chiedono i presidenti delle Federazioni - quali sono le decisioni che questo Assessorato e la Regione Autonoma della Sardegna intendono assumere per il 2014 relativamente agli impegni stabiliti dalla legge regionale n. 7 del 1991.
Non possiamo accettare ulteriori rinvii di questo incontro chiarificatore e – sottolinea la lettera - non possiamo condividere l’idea che il non essere il mondo dell’emigrazione tra le priorità dei piani finanziari condanni a uno stato di perenne incertezza l’azione di migliaia di sardi emigrati che compongono le nostre Federazioni e che dedicano intelligenza, entusiasmo, creatività per rappresentare al meglio e promuovere la Sardegna. Per loro – conclude la lettera - chiediamo un confronto su piani, progetti e proposte reali sui quali basare l’attuale e il futuro lavoro nei Circoli delle nostre reti”.