“I Sardi e la Resistenza. Il contributo dei partigiani di Ardauli alla lotta di Liberazione. 1943-1945”, è il titolo del libro realizzato da Giuseppe Deiana e Gian Luigi Deiana, docenti di storia e filosofia nei Licei, oltre che da Aldo Borghesi, direttore dell’Istituto Sardo di Storia della Resistenza e dell’Autonomia di Nuoro).
In occasione del 70° anniversario della Resistenza (1943-2013) il Comune di Ardauli ha voluto ricostruire sul piano storico il ruolo dei sardi nella lotta di Liberazione.
La motivazione ideale che ha sotteso il progetto è stata la volontà di riconoscere e confermare che la Resistenza come fatto storico rappresenta il valore fondante della Costituzione e, perciò, della democrazia repubblicana, da porre come pilastro delle relazioni nella vita pubblica e della formazione della coscienza civile dei cittadini, a cominciare da quelli più giovani.
I partigiani ardaulesi finora individuati sono: Salvatore Pinna, attivo in una formazione di Giustizia e Libertà del Piemonte (1943-’45), morto a Torino negli anni ’80; Vittorio Murgia, ucciso a La Maddalena il 9 settembre ’43, nell’unico o principale atto di resistenza militare in Sardegna; Francesco Antonio Lai, attivo in una formazione partigiana del Lazio, dove è morto nel 1944 (gli è stata assegnata la medaglia di bronzo al valor militare alla memoria); Giovanni Putzolu, partigiano in Albania, ancora vivente ad Ardauli.
Ma i partigiani sardi sono stati molto numerosi anche se in gran parte restano ancora sconosciuti, ad eccezione di pochi casi. “I Sardi e la Resistenza. Il contributo dei partigiani di Ardauli alla lotta di Liberazione. 1943-1945”, di Aldo Borghesi, Gian Luigi Deiana e Giuseppe Deiana, Iskra Edizioni, Ghilarza (OR) 2014