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“L’ISOLA IN CUCINA” di Roberto Loddi de Munriabi - Ricette dicembre 2015

 Pillus de sa nott’e xena

In Sardegna come nelle altre  regioni d’Italia, si  tramandano  da sempre suggestive tradizioni, colme di antichi sapori che  profumano l’attesa  e l’atmosfera delle  grandi  feste natalizie. I preparativi iniziano con la cena della vigilia (nott’e xena) o  giorno di magro. I commensali si ritrovano tutti intorno a una grande tavola imbandita, piatti  tipici, semplici e genuini che ricordano un vero  banchetto d’altri tempi. Fra i tanti  manicaretti: is pillus de sa nott’e xena (tagliolini di farina di grano duro conditi con aglio, acciughe, noci, pomodori secchi). Un piatto di rara squisitezza.

 

Ingredienti:

g 350 di farina bianca, g 150 di semola di grano duro sardo, 1 porro, 4 acciughe ben dissalate e diliscate, 2 pomodori secchi ben dissalati, 1 spicchio d’aglio, 2 dozzine di  noci, g 60 di pane  duro tipo coccoi grattugiato grosso, vino  bianco secco, olio extravergine d’olio, sale e pepe di mulinello q.b.

Preparazione:

Disponi a fontana le farine miscelate su un piano di lavoro e al centro tuffaci una presa di sale, due cucchiai di vino e tanta acqua tiepida, quanta ne occorre per  ottenere un impasto liscio e malleabile che lascerai  riposare coperto in luogo  fresco per mezz’ora. Nel mentre, affetta al velo il porro, i pomodori secchi a listarelle sottili e il ricavato fallo appassire in un capace tegame insieme a un generoso giro d’olio, l’aglio schiacciato, le acciughe, una spruzzata di vino e appena evaporato, allontana il soffritto dal fuoco e tienilo da parte. Fatto ciò, tira a sfoglie non troppo sottili la pasta, poi arrotolale ben infarinate e con un coltello tagliente, ricava delle strisce sottili simili ai tagliolini (pillus), allorché srotolale sulla spianatoia, cospargile di farina e lasciale asciugare. Terminata questa operazione, poni una padella sul fuoco con  un generoso giro d’olio e quando caldo, tuffaci il pane grattugiato, le noci sgusciate e tritate e fai tostare il tutto a fiamma vivace. A questo punto, lessa la pasta in abbondante acqua salata a bollore e appena al dente, scolala direttamente dentro al recipiente dell’intingolo di porri e acciughe, cospargila con il miscuglio di pane e noci e padellala velocemente  a fiamma alta, giusto il tempo che occorre per fare insaporire gli ingredienti. servi i pillus immediatamente. Vino consigliato bianco: Sardegna semidano Mogoro, dal sapore morbido, sapido, fresco e asciutto.

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 Turta de mebarosa o mela’e ferru cun saba

 L'albero della Appicadorza (mebarosa o mela ‘e ferru in sardo) cresce in tutto il territorio dell’isola, fiorisce nel mese di maggio e si raccolgono i frutti a fine settembre. Si appendono per  farle maturare a grappoli (probabilmente da qui il nome appicadorza) e sono ottime consumate da ottobre a dicembre, quando a maturazione avvenuta emanano un intenso profumo e si tingono di un bel colore giallo  ruggine; ma se ben mantenute, si possono conservare anche per tutto il mese di gennaio e in alcuni  casi anche a febbraio. Sono gustose da consumarsi come frutta di fine pasto, per preparare marmellate e dolci vari. Fra i tanti, si distingue la torta di mele e sapa: una vera leccornia per i più liconaxius (golosi).

Ingredienti:

g 160 di farina bianca, g 160 di zucchero comune, 6 meline appicadorza (mebarosa o mela ‘e ferru in sardo), una bustina di lievito per dolci, 4 uova, polvere di scorze d’agrumi essiccate, 1 bicchiere di sapa, zucchero di canna, cannella, burro, sale q.b.

Preparazione:

Prima di tutto, monta i tuorli (tieni gli albumi da parte) con lo zucchero e quando spumosi, aggiungi la farina setacciata insieme al lievito e una presa di cannella. Fatto ciò, lavora il composto  fino a ottenere un impasto liscio, poi incorpora gli albumi montati a neve fermissima con una presa di sale, la sapa e per ultimo quattro meline pelate e tagliate a fette. Terminata questa operazione, fodera uno stampo a cerniera con un  foglio di carta oleata, quindi ungi le pareti dello stampo con del  burro, allorché versa il composto di mele e livellalo. A questo punto, disponi a raggiera le restanti meline sbucciate e affettate, cospargi la superficie con dello zucchero di canna e passa la torta in forno già caldo a 180° per cinquanta minuti circa. Vino consigliato bianco: Moscato di Sardegna spumante, dal sapore delicato, fruttato, tipico e dolce.

 

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