“Non fate morire i circoli, non distruggete la rete che mantiene i sardi fuori dall’Isola uniti e solidali con la propria terra”. Questo l’appello accorato rivolto alla autorità regionali da Serafina Mascia al termine di una lunga, articolata, appassionata relazione con cui ha aperto i lavori del VI Congresso della Fasi, la Federazione Associazioni Sarde in Italia.
Dopo aver ricostruito le tappe più significative del movimento dell’emigrazione sarda organizzata, fin da quando la Regione sarda con lungimiranza si diede una legge, che aveva un predominante contenuto assistenziale, per tenere vivi i rapporti con gli emigrati che erano stati costretti a lasciare l’Isola in cerca di lavoro in Italia e in Europa. Il ruolo dei circoli e il rapporto con la regione si sono modificati nel tempo. Ma oggi – ha ricordato Serafina Mascia – ci sono 135 circoli sardi nel mondo di cui 70 in Italia. Siamo qui per dire cosa possiamo fare, delle nuove sfide che siamo pronti ad affrontare per agganciare i flussi di nuova emigrazione che partono dalla Sardegna, ma per farlo abbiamo bisogno che sia salvaguardata la rete”.
Dopo aver elencato sommariamente gli eventi e le iniziative realizzati dai circoli la presidente della Fasi ha chiesto: “cosa fa la Regione per mantenere questo legame? Avete progetti?.
Al Congresso partecipano 350 delegati in rappresentanza di 70 circoli a cui aderiscono 28mila sardi emigrati.
Ai lavori che proseguiranno fino a domenica quando verrà eletto il nuovo presidente, sono presenti anche i presidenti delle Federazioni dei circoli sardi in Svizzera Antonio Mura, Francia Francesco Laconi, Belgio Carlo Murgia, Germania Gianni Manca, Olanda Mario Agus, e Argentina Marga Tavera; e il vicepresidente della Consulta Domenico Scala, i rappresentanti dei circoli sardi dell'Australia e Spagna e delle associazioni di tutela e molti consultori.
Il presidente del Congresso, Renzo Caddeo, ha letto numerosi messaggi tra cui quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quello del presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi e del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau.