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HomeCuriositàRicette Sarde“L'Isola in cucina” di Roberto Loddi de Santu ‘Engiu Murriabi – Ricetta de su pani pintau

“L'Isola in cucina” di Roberto Loddi de Santu ‘Engiu Murriabi – Ricetta de su pani pintau

In Sardegna, a Sadali, si festeggia San Valentino, che è il patrono del paese, nel mese di ottobre. Narra un’antica saga che un girovago di Nurallao era solito vagabondare da un paese all’altro, portando sempre con se una scultura che ritraeva San Valentino. Il caso volle che un giorno, mentre si dirigeva a Sadali, stanco, accaldato e assetato fece una sosta nei pressi delle cascate e una volta dissetatosi, attratto dall’intenso profumo della macchia mediterranea, decise di fare pure un riposino. Svegliatosi, pronto per riprendere il cammino, fece il gesto di riprendersi la statuina, ma con stupore si rese conto che non riusciva più a staccarla dalla roccia dove l’aveva posata. Così da quel momento il simulacro è custodito nella chiesa che i sadalesi innalzarono per venerare il Santo. Per la festa di San Valentino le donne del paese, qualche giorno prima della ricorrenza, si dedicano alle pulizie generali delle proprie abitazioni, in modo tale da poter ricevere con tutti gli onori gli ospiti. Per l’occasione si cuoceva il  pane pintau o pane e coia il pane bianco per i matrimoni.

Ingredienti:

kg 1,2 di fior di farina di gran  sardo, g 18 di lievito di birra, g 25 di zucchero comune, g 420 di acqua di fonte o acqua minerale naturale, g 18 di sale marino.

Preparazione:

a vantaggio della praticità casalinga, per la panificazione con il lievito di birra, bisogna procedere nel seguente modo: la sera prima, stempera g 8 di lievito dentro a un recipiente di terracotta assieme a mezzo bicchiere d’acqua tiepida e metà zucchero, poi unisci g 200 di farina scèti e mescola la miscela fino a quando il tutto si sarà amalgamato. Fatto, copri la ciotola con una pellicola e ponila a lievitare dentro al forno spento con la sola luce accesa per tutta la notte. Il giorno dopo, setaccia la  restante farina con il sale sul ripiano della madia, quindi forma una fontana, unisci il composto lievitato e la restante acqua a temperatura ambiente (la quantità d’acqua può variare da farina a farina), nella quale avrai sciolto il restante lievitò con l’altra metà di zucchero e lavora a lungo il tutto energicamente (ci vuole molto olio di gomito, altrimenti non si chiamerebbe pane di pasta dura), volendo accelerare i tempi, puoi utilizzare la macchinetta per tirare la pasta, impiegando  l’ingranaggio dei rulli più largo, in questo modo la farina si assorbirà omogeneamente e risulterà liscia e malleabile.  In  quest’ultimo caso, sovrapponi due strisce di pasta, poi avvolgile e forma dei rotoli che taglierai a pezzi di tuo piacimento. Scelta la misura, con l’aiuto di un matterello appiattiscili nuovamente e riavvolgili nel senso contrario, questa operazione va ripetuta diverse volte in modo tale da dare alla massa l’elasticità necessaria. Acquisito il risultato desiderato, modella il pane nelle forme che preferisci e con l’aiuto di pinzette e rotelle dentate serettas di forbicine, delle mani e una lama tagliente, inizia a pizzicare e incidere la pasta e con i ritagli, forma delle piccole rose con le foglie, realizzando così delle piccole decorazioni floreali, che incollerai alla base inumidita della composizione. Non appena avrai terminato le tue opere d’arte, ponile a lievitare un’altra volta dentro al forno spento, sempre con la luce accesa almeno sei ore. Trascorso questo tempo, togli il pane dal forno e sistemalo in luogo tiepido e privo di correnti d’aria, poi accendi il forno e portalo a 200°, dopodiché spruzza l’interno con dell’acqua tiepida (questo accorgimento permetterà la giusta umidità in cottura e allo stesso tempo renderà il pane più lucido), di seguito accomodaci il pane, avendo l’accortezza di cuocere per circa venti-venticinque minuti i formati più piccoli e poco più di mezz’ora quelli più grandi. Una volta cotto, lascia su pani pintau o de coia de Santu Valentinu pane decorato di San Valentino dentro al forno aperto per due minuti, quindi sformalo, disponilo su una gratella e una volta raffreddato posizionalo dentro a una corbula crobi manna, nella quale alla base avrai posto un telo bianco di pizzo.

 

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