E’ uscito il numero di giugno 2018 del Messaggero sardo online. Il periodico, destinato agli emigrati e alle loro famiglie, è stato realizzato dall’Associazione Culturale Messaggero Sardo, per conto della FAES, la Federazione delle associazioni di tutela.
L’iniziativa, voluta dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, è inserite in un progetto regionale presentato dalla FAES che prevede la digitalizzazione del materiale – documenti, lettere, foto, poesie e disegni di Putzolu – di proprietà dell’Associazione Culturale Messaggero Sardo, che si trova nella sede dell’Archivio di Stato di Cagliari.
Per il 2018, il progetto prevede la pubblicazione di due numeri del Messaggero Sardo online, uno a giugno e uno a dicembre.
Nel numero di giugno, pubblicato nel sito della Regione SardegnaMigranti, viene dato risalto all’attività della Consulta dell’Emigrazione e alle iniziative dei circoli in Italia e all’estero a testimonianza della vitalità e dell’importanza della rete realizzata in oltre mezzo secolo dall’assessorato del Lavoro. Rete che si sta rinnovando e aprendo a nuove realtà. Significativi, in tal senso, i riconoscimenti di nuovi circoli. Alcuni già attivi da molti anni, come quelli di Prato e di Ciampino, altri di nuova e più recente costituzione come quelli di Tokio (il primo circolo sardo in Asia), Copenhagen e Saragozza. Ma nei luoghi di nuova emigrazione stanno sorgendo nuove iniziative, incoraggiate anche dal progetto Sardinia Everywhere. Da Parigi a Mosca, da Londra a Shangai, vengono rintracciati i profili di numerosi giovani sardi sparsi per il mondo.
Il progetto, nella consapevolezza che molti tra i sardi emigrati hanno raggiunto importanti posizioni di responsabilità in imprese ed istituzioni, in Italia e all’estero, intende coinvolgerli partendo da una riscontrata volontà da parte di molti di essi di “restituire” esperienze, professionalità ed opportunità di sviluppo per la Sardegna.