Dopo cinquant’anni di oblio si ritorna a parlare di “Su Benatzu” e della straordinaria scoperta di un tempio nuragico rimasto integro per tremila anni.
Del ritrovamento all’interno della grotta di “Su Benatzu”, nel territorio di Santadi, ritorna a parlarne il giornalista Angelo Pani con la sua pubblicazione “Su Benatzu, 1968-2018, Il tempio ritrovato”, dove ha raccolto una ricca documentazione fotografica in gran parte inedita e numerosi documenti d’archivio che consentono di ricostruire le vicende che ruotano attorno alla scoperta.
Era il 24 giugno 1968 e tre giovani speleologi iglesienti, Antonio Assorgia, Sergio Puddu e Franco Todde, facenti parte di un gruppo dell’Associazione Speleologica Iglesiente, fecero casualmente una delle più straordinarie scoperte archeologiche mai avvenute prima in Sardegna: il ritrovamento di un tempio nuragico al cui interno esisteva un santuario ipogeo incredibilmente integro.