Si è concluso a Buenos Aires, dopo due giornate di intenso dibattito, l' VIII Congresso della Federazione dei circoli sardi in Argentina al quale è intervenuta la vicepresidente della Regione e assessore del Lavoro Alessandra Zedda.
Il Congresso, che si è svolto nei saloni dell’hotel Howard Johnson, ha rieletto per la terza volta presidente della Federazione Maria Margarita Tavera.
“Marga” Tavera, che rappresenterà i circoli argentini anche nella Consulta regionale dell’Emigrazione, sarà affiancata dal decano Vittorio Vargiu, eletto vicepresidente, e da un Consiglio direttivo composto da molti giovani.
Il Congresso è stato aperto dal saluto di Beatriz Marongiu, presidente del circolo “Sardi Uniti”, di Buenos Aires, il più antico dei sodalizi costituiti dagli emigrati sardi nel mondo, attivo dal 1936.
E’ seguita la relazione di Marga Tavera che ha fatto il bilancio degli ultimi anni di attività delle associazioni sarde in Argentina.
“La testimonianza quotidiana, l’impegno e il sacrificio dei nostri emigrati all’estero - ha detto, tra l’altro, l’assessore Alessandra Zedda, aprendo i lavori del VIII° Congresso dei Circoli dei Sardi in Argentina - rappresenta il loro più genuino e sincero legame di appartenenza alla nostra Isola e rafforza un legame identitario che non deve mai venire meno, ma anzi deve essere consolidato e incoraggiato”.
“Sono molteplici le attività che i Circoli realizzano per conservare, diffondere e promuovere le nostre tradizioni, sia quelle culturali e storiche che quelle legate all’enogastronomia. E di questo - ha sottolineato l’assessore Zedda portando i saluti del presidente della Regione Christian Solinas - siamo orgogliosi e grati perché consideriamo i sardi all’estero i nostri ambasciatori più determinati e propositivi”.
Nella sua relazione introduttiva Marga Tavera ha ricordato brevemente solo alcuni dei tanti progetti realizzati in questi anni dai circoli: “Un ponte sull’oceano, il canto sociale di donne fra due mondi”, “da Bonaria a Buenos Aires” e il Progetto di Master di informatica tra le Universitá di Cagliari e di Tucuman.
“Nonostante tutte le difficoltà che si sono succedute – ha sottolineato con orgoglio - siamo qui, passati ormai 30 anni da quel luglio del 1989 a San Miguel di Tucuman quando nacque la Federazione allora chiamata Lega sarda”.
“Le nostre associazioni – ha sottolineato - svolgono prevalentemente attività socio-culturali. La natura stessa dei Circoli è mirata alla difesa e alla conservazione dei valori culturali ed identitari della Sardegna. La lontananza, ma sopprattuto le politiche attuate negli ultimi anni in Argentina, hanno creato difficoltà allo svolgimento delle attivitá di tipo economico con l’isola.
Sono consapevole – ha proseguito - dei problemi urgenti che si devono affrontare in Sardegna, in questa situazione di crisi internazionale, che colpisce anche quella parte del popolo sardo che è dovuta andar via, e ai nuovi migranti che partono ancora oggi per cercare un lavoro e un vita migliore. Quel popolo è grande quasi quanto l’attuale popolazione che vive nell’isola. Molti la chiamano “l’altra Sardegna”. E una parte é qui, alla fine del mondo come disse Papa Francesco”.
Dopo aver evinziato il ruolo che svolge il movimento degli emigrati sardi con le sue 121 sedi riconosciute, Marga Tavera ha aggiunto: “Se non ci fossero state le associazioni sarde, la memoria dell’emigrazione sarebbe stata persa e non esisterebbe la rete di contatti straordinari che anche essi rappresentano”.
“Penso di poter affermare che il nostro lavoro per mantenere saldi i legami con la nostra terra – ha concluso - sia stato importante e abbia dato esito positivo”.
Marga Tavera ha poi ringraziato i giovani che con il loro impegno consentono di proseguire nel lavoro fatto dai vecchi soci dei circoli.
“È giusto anche – ha concluso - che sottolinei il peso, il ruolo e il valore della presenza femminile nei direttivi. Le donne sono state sempre presenti nell’attivitá dei circoli. Oggi hanno un ruolo fondamentale nei direttivi. Cinque su sette circoli sono presieduti da donne”.
I lavori sono proseguiti con i saluti delle autorità e degli ospiti.
L’Ambasciata italiana a Buenos Aires è stata rappresentata dal dott. Pietro Paolo Proto (un cagliaritano), Responsable dell’Ufficio Sociale e Coordinamento Consolare.
Feditalia, la Confederazione di tutte le associazioni italiane nel territorio argentino, è stata rapprentata dal presidente Giulio Crocci, e dal vicepresidente dott.ssa Florencia Caretti.
Nel dibattito sono intervenuti anche la presidente della F.A.S.I., Serafina Mascia, il presidente dell’AITEF Tonino Casu, i Consultori del Brasile, Angela Licciardi e del Canada, Maria Giovanna Filia e il Responsabile del settore emigrazione-immigrazione dell’Assessorato del Lavoro ing. Gian Nicola Saba.
Nel dibattito, portando le testimonianze delle attività svolte dai circoli sono intervenuti, Maria Victoria LLanatada Signorini (La Plata), Leonardo Silvesti (Rosario), Ana Maria Ruiu e Magali Misses Serra (San Isidro), Beatriz Marongiu, Angela Solinas e Giancarlo Barreto Manunta (Buenos Aires), Vittorio Vargiu, Sara del Valle Paz e Daniela Vargiu (Tucuman), Rodolfo Bravo Masala (Villa Bosch) e Loredana Manca (Mar del Plata).
