A pochi passi dalla bella spiaggia della Malvarosa, il Teatro Musical di Valencia, venerdì 11 ottobre, ha ospitato una notte di gran musica e cultura che ha unito due sponde del Mediterraneo. Infatti i valenziani hanno potuto ascoltare il concerto della cantante algherese Franca Masu e il trio jazz che l’ha accompagnata in un evento in cui la lingua della cantante si è trasformata in un ponte lanciato tra la Sardegna e la Comunità Valenziana. Nonostante i tanti chilometri di mare che separano queste due sponde del Mediterraneo, il quartetto si è sentito ‘’a casa’’ in quanto l’algherese e il valenziano sono lingue affini e similari. Da un lato un dialetto antico del catalano, l’algherese, e dall’altro una lingua che con il catalano comparte le origini. Per gli spettatori quindi è stato naturale capire e apprezzare ancor di più i testi del repertorio della Masu e la sua band: canzoni romantiche dedicate al Mediterraneo da lei composte e canzoni antiche algheresi da lei interpretate. Inaspettatamente, il pubblico si è trovato ancora più coinvolto non solo dalla vicinanza della lingua ma, soprattutto, grazie al raffinato jazz della band e ad una interpretazione emotiva delle note e dei testi fatta dalla Masu che ha lasciato tutti senza fiato.
Noi Sardi a Valencia presenti tra il pubblico e appartenenti al Circolo Shardana abbiamo apprezzato lo spettacolo con curiosità, orgoglio e ammirazione ancor più grandi. Perchè l’occasione ci ha reso maggiormente coscenti della grandezza della nostra cultura, unica e antichissima, ma che è stata capace di superare l’isolamento geografico per dialogare con tutte le culture che si affacciano sulle diverse sponde del mediterrraneo. Anche per questo, noi che conosciamo bene la società e la cultura valenziane, abbiamo guardato a questo evento con un pizzico di ironia pensando che effettivamente i bellissimi testi della Masu fossero capiti da un valenziano molto più che da un sardo stesso, vista la particolarità linguistica algherese che speriamo venga tutelata cosí com’è.
A fine concerto il pubblico valenziano è entrato poi in visibilio quando la cantante ha proposto la sua versione in italiano della bellissima canzone spagnola “Mediterraneo” del cantautore Joan Manuel Serrat. Una canzone in cui si identificano non solo i valenziani ma tutti gli spagnoli e considerata quasi per questo sacra. Anche per questo l’aprezzamento alla versione della Masu espresso con applausi scroscianti e pubblico in piedi per vari minuti è stata l’apoteosi di una serata in cui il Mediterraneo è stato protagonista dall’inizio alla fine mai come barriera ma come gran fonte di ispirazione comune e collante tra due grandi culture.
