Antonio Sannia, poeta di grandi testimonianze liriche ed umanità
Cogliere altro ed oltre l’apparente aspetto dell’esistenza e dei sentimenti - ossia sorprendere la quotidianità con parole che comunicano emozioni - è certamente il segreto alimento del miracolo-poesia che ha attraversato ed ammaliato generazioni e generazioni, con testimonianze liriche cariche di travolgenti idealità e riflessioni di significativa umanità.
L’intramontabile passione lirica ha un serbatoio inesauribile di cultori ed interpreti nelle diverse aree territoriali e linguistiche dell’Isola; una sorgente perenne (‘ena mannantiale) di versi diffonde poesia “ispirata” a taulinu attraverso un sorprendente e radicato circuito di concorsi letterari locali che acuiscono, o forse sopperiscono, la graduale “scomparsa” della grande e tradizionale poesia estemporanea.
E proprio in quella categoria di premi, segnati dalla tradizione poetica sarda in rima, si è affermato il bortigalese Antonio Sannia: sette anni di continui riconoscimenti lo hanno rivelato e consacrato nella ristretta cerchia degli attuali poeti pluripremiati.
Sannia - tra il plauso di critica ed estimatori - si caratterizza per i profondi e meditati settenari ed endecasillabi dalla gradevole estetica con intrecci di musicalità, quasi a voler ribadire la teoria dantesca che la poesia si realizza e compie con “parole per legame musaico armonizzante”. I componimenti del poeta marghinese richiamano a valori civili e religiosi di elevata dimensione spirituale (significati di esperienza privata coltivati e compresi con la vita) che con “illuminismo” impegnano il poeta e la poesia ad un compito “educativo” e di aderenza all’attualità e realtà sociale.
Analizzando i testi del Sannia (classe 1954, pensionato dal Banco di Sardegna, attivo nel volontariato e che da operatore culturale si è occupato, in qualità di Direttore Artistico, dell’attività dell’Associazione Gruppo Folcloristico e Culturale di Bortigali) abbiamo la conferma e i segni evidenti della qualità del lavorio letterario, ma soprattutto l’arricchimento di recepire la voce della realtà che continua a parlare alla sensibilità di uomini che la ricercano per esprimere sentimenti, esaltare l’originalità e vitalità della cultura lirica in limba e sorprendere di emozioni con l’incisività dell’atto poetico.
I tanti allori conseguiti da Antonio Sannia - di assoluto pregio quelli di Nuoro, Posada, Trinità d’Agultu, Ozieri, Tonara, Flussio, Silanus, etc. - legittimano un percorso di scrittura conoscitiva, esistenziale e talvolta di riferimento etico. Certamente poesia che convince e avvince per quell’unicità nel trasmettere messaggio ed emozioni. Le liriche del poeta di Bortigali cantano ed esaltano la sacralità della vita, la complessità e le mille sfumature dell’amore, la famiglia, l’esperienza lavorativa e sociale, la fede individuale e quella di un popolo; esprimono la forte volontà che attraverso la cultura, la memoria e il coltivo genuino della limba si possano infondere speranza e forza nell’affrontare l’esistenza. Il senso del tempo e della vita, che percorre e dona tutta la poesia di Antonio Sannia, va custodito e protetto nella memoria come una preziosa reliquia.
Boghes d'atterue |
|
Passadu ch'est beranu, Como su Redentore,
|
|
Fèmina 'e Barbagia |
|
||||
|
Labiolos, teruddas e tazeris, E bèrtulas, chiliros, canisteddos, In su coro cant'est su pensamentu, Ma non connoschet frittu cussu coro, Sos ànghelos 'olande in s'aeras, In su caminu ormìnas de sentidos, Ses fèmina galana, ses donosa, |
|
||||
Perdònami |
||||||
Cantu tempus coladu in su mudore, Ses fizu 'e su peccadu, amadu frore, Est culpa mia s'apo fattu abusu, Ti pedo, dae sinu, su perdonu,
Sonnia che poeta |
||||||
|
||||||
|
||||||
Perdona si dimando |
|
|||||