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Mobilitazione degli emigrati per la continuità territoriale

 "Non c'è più molto tempo da perdere ed è urgente assicurare ai sardi residenti, in primis, ma non solo, la proroga della continuità aerea, in scadenza il 16 aprile, e quella marittima, in scadenza il 24 luglio, in attesa della nuova convenzione Regione Sarda-UE per il trasporto aereo e del bando per quello marittimo", è quanto ha dichiarato Serafina Mascia, presidente nazionale FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia a margine del convegno nazionale sulla continuità territoriale di sabato 15 febbraio a Saronno.

 

"Per questo abbiamo apprezzato - ha aggiunto - quanto riferito dal Sottosegretario ai Trasporti Salvatore Margiotta, a nome della Ministra Paola De Micheli di sostegno alla richiesta di proroga e alla iniziativa della Regione in questa direzione, e per la quale ha avuto già rassicurazioni nelle interlocuzioni con Bruxelles. Come pure abbiamo apprezzato l'impegno del Governo ad adoperarsi per garantire ai sardi condizioni accettabili di trasporto marittimo, in attesa che vengano espletate tutte le procedure per il bando relativo alla continuità marittima".

Il convegno ha visto la partecipazione di circa 300 persone, sardi trapiantati nel "continente", ma anche molti cittadini e rappresentanti del territorio, fra cui i sindaci di Saronno, Alessandro Fagioli, e di Abbiategrasso, Francesco Cesare Nai.

"Chiediamo - ha sottolineato Tonino Mulas, responsabile Trasporti della FASI - come emigrati di essere coinvolti come parte integrante in tutte le fasi di analisi e proposte per le nuove convenzioni, siamo disponibili e partecipi, ma siamo anche pronti ad azioni di lotta, come più volte in passato abbiamo fatto! La situazione dei trasporti da e per la Sardegna rischia di diventare insostenibile, già da diversi giorni la continuità territoriale di fatto "è spezzata", in quanto non è più possibile prenotare voli e viaggi in nave nelle date successive alle scadenze! A questo si aggiunga la gravissima situazione di Air Italy, che di fatto "taglia" fuori dai collegamenti l'aeroporto di Olbia e lascia a terra 1.450 lavoratori, per cui chiediamo che si faccia tutto il possibile per salvarla garantendo continuità nei collegamenti e salvaguardia dei posti di lavoro".

Al convegno erano presenti due consiglieri regionali della Lombardia, Roberto Mura (Lega) e Samuele Astuti (PD), che hanno assicurato il loro impegno anche in Regione Lombardia, dove ci sono 1.000 posti di lavoro a rischio.

“Il diritto alla mobilità con collegamenti efficienti per l’Isola rappresenta una condizione essenziale e irrinunciabile anche per i nostri emigrati”, ha dichiarato l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda, che ha condiviso, in accordo con il presidente Solinas, una soluzione concreta per il nuovo modello di collegamenti aereo. “Che dovrà rappresentare – ha detto - un superamento di quello che per decenni è stato un blocco dello sviluppo e che può diventare sia lo strumento per dare effettività al diritto alla mobilità dei cittadini sardi, sia l'apertura delle nostre realtà imprenditoriali a nuovi consumatori e nuovi mercati”. “Occorre un progetto coerente che garantisca rotte, frequenze e standard qualitativi elevati rimuovendo dall'immaginario collettivo l'idea di una Sardegna bella ma inaccessibile”.

La crisi di Air Italy - ha sottolineato - ha aggravato l’emergenza già drammatica dei trasporti aerei e dell’occupazione.

 “Sono in gioco sia i diritti indispensabili, come quello alla mobilità dei Sardi, sia le legittime aspettative delle nostre imprese di avere libero accesso ai mercati extraregionali”.

"Diamo atto e apprezziamo quanto ha detto la vicepresidente della Regione Sarda Alessandra Zedda – ha proseguito Serafina Mascia - per l'impegno a fare tutto il possibile per arrivare rapidamente alla nuova convenzione per la continuità aerea, perché è una questione che riguarda non solo la mobilità dei sardi, ma l'economia e lo sviluppo in senso più ampio della nostra isola.

I sardi nella penisola sono circa 700.000 e nel resto del mondo circa 1.500.000, che vanno e vengono, investono e consumano nell'isola e fuori dall'isola e contribuiscono a movimentare risorse e persone".

Le richieste complessive della FASI e degli emigrati sono note: continuità territoriale aerea, certo prima di tutto per i sardi, ma possibilmente per tutti e per tutto l'anno, per colmare lo svantaggio dell'insularità, anche attraverso il principio della coesione sociale. Ma in ogni caso la continuità deve essere assicurata per almeno 9 mesi l'anno così come già accade dal 2011, una continuità "preziosa", perché favorisce lo sviluppo del territorio e del riequilibrio delle presenze turistiche stagionali, che va nella direzione di quella diversa politica ambientale in Europa prevista dal programma Von der Leyen.

Per la continuità marittima si chiede il mantenimento di tutte le rotte per i sardi e per i "nativi" e una politica di calmieramento dei prezzi attraverso massimali che valgano per tutti.

Numerosi e importanti i contributi di esperti e rappresentanti del mondo imprenditoriale, della politica e delle istituzioni. fra cui il deputato PD Andrea Frailis. Nel corso del suo intervento ha ringraziato la ministra De Micheli che si è spesa in prima persona con la Commissione Europea: “ci sarà ora la possibilità - ha detto - di costruire insieme un progetto di continuità che sia rispettoso del diritto dei Sardi alla mobilità ma anche dei rilievi che alla proposta regionale sono stati mossi dall’Unione Europea. Frailis è anche cofirmatario, prima firma quella deputato siciliano Fausto Raciti, di una proposta di legge di regolazione della continuità (sia aerea che marittima e ferroviaria) per Sicilia Sardegna e isole minori. La proposta, tra l’altro, prevede tariffe scontate a residenti ma anche a chi è nato nelle isole italiane. Frailis ha anche detto che “sono maturi i tempi per pensare a una revisione della disciplina europea in materia di aiuti di Stato.

"La battaglia sulla continuità territoriale aerea e marittima da e per la Sardegna è una battaglia di civiltà, trasversale e che non ammette divisioni - ha detto il sen. Gianni Marilotti (M5S) - A me il sistema delle proroghe non piace e non convince. Una proroga è un rinvio del problema. Io sono per il varo di un sistema che superi l’attuale e assicuri ai sardi pari condizioni con gli italiani di terraferma. Questo è il centro della battaglia: ogni sardo, che sia residente o meno, ha diritto a pari condizioni. E queste garanzie vanno estese a chi intende visitare la Sardegna, per ragioni culturali, di lavoro o di vacanza" .

Michele Cossa, presidente Commissione Insularità del Consiglio Regionale della Sardegna è intervenuto sulla battaglia per l'inserimento del principio di insularità nella Costituzione, che è approdata martedì 11 febbraio in commissione Affari costituzionali del Senato, con l'esame della proposta di legge relativa all'inserimento del principio di insularità nella Costituzione, forte del sostegno di 100.000 firme.

Sono intervenuti inoltre Luciano Aru Presidente Circolo di Saronno e Gianfranco Fancello, Docente di Sistemi dei Trasporti facoltà di Ingegneria, Università di Cagliari che ha indicato possibili soluzioni, al di là dell'emergenza attuale, attraverso una analisi comparata dei dati e degli scenari europei: i dati del traffico passeggeri, costi/ricavi sulle varie rotte navi/traghetti, indicano che il diritto alla mobilità dei sardi non si può realizzare con la sola libera concorrenza e che occorrono garanzie di intervento pubblico.

Un duro intervento sulle pesanti difficoltà e ripercussioni nell'offerta turistica è stato quello di Paolo Manca, Presidente Federalberghi della Sardegna.

Hanno inoltre parlato i rappresentanti delle compagnie marittime Roberto Patrizi (Tirrenia); Ermanno Sereni (Sardinia Ferries), Laura Nadalini (Grandi Navi Veloci).

 

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