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Ciclone investe Bitti portando morte e distruzione

 Venerdì 27 novembre un ciclone di devastante potenza ha investito la Sardegna colpendo in modo tragico il paese di Bitti portando morte e distruzione. Nonostante la Protezione civile avesse lanciato l’allerta rosso e fosse stata attivata tutta la struttura per un pronto intervento, la violenza degli elementi è stata catastrofica, un fiume di fango, sassi e acqua ha investito il paese di Bitti provocando la morte di tre persone e danni incalcolabili. In poche ore sono caduti più di 300 mm di pioggia che hanno alimentato un torrente impetuoso che si è ripreso ciò che gli uomini gli avevano sottratto.

 

Bitti era stato colpito anche dal ciclone “Cleopatra” del 2013. Ma questa volta l’impeto degli elementi, come hanno calcolato i tecnici, è stato 40 volte più devastante.

Dal 2015 attende il via libera per eseguire i lavori di protezione del paese. Fondi che sono stati stanziati ma mai spesi. Opere che se realizzate avrebbero arginato la furia devastatrice di acqua e fango.

Lo spettacolo che hanno mostrato tutte le emittenti televisive non solo italiane è sconvolgente: strade invase da montagne di detriti, case sommerse dal fango, la piazza principale devastata.

Sul luogo sono accorsi il presidente della Regione Christian Solinas, che ha seguito momenti per momento l’evolversi della situazione, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi e centinaia di volontari accorsi dai paesi vicini e da tutta la Sardegna.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato il presidente della Regione per  esprimergli la vicinanza di tutto il paese.

La Giunta regionale ha proclamato lo stato di emergenza e il Consiglio regionale ha approvato una norma, inserita nella manovra di aggiustamento del bilancio, proposta dall’esecutivo, che stanzia 40 milioni di euro, per i primi interventi.

Mentre gli abitanti di Bitti si sono subito rimboccati le maniche per liberare case e strade dal fango è scattata una gara di solidarietà che ha visto in prima fila anche il mondo dell’emigrazione.

L’Amministrazione comunale di Bitti ha invitato tutte le istituzioni, le associazioni o i singoli cittadini che vogliono donare aiuti alla comunità, ai tanti volontari e operatori impegnati sul campo di accordarsi con il Centro operativo e con i Servizi sociali del Comune, contattando i numeri: 3298109323 – 3332371759. Sarebbe infatti un peccato – sottolinea la nota del Comune di Bitti - far arrivare in paese prodotti non necessari.

Per la raccolta fondi attivata dal Comune con la campagna #TUTTIconBITTI chi intende inviare  contributi economici, può farlo attraverso l’IBAN IT84N0101585250000000011498, causale Alluvione 2020.

 

 

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