L’alluvione che ha coinvolto la Sardegna, segnando morte e devastazione a Bitti, è il tema della poesia di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro), appositamente composta per il Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e scrivere in lingua materna contemporanea.
Ai versi che descrivono sofferenza e rovina, seguono solidarietà attraverso “Bonu-faeddu”, buone parole e sollecitazione a rialzarsi perché i Sardi sono “Zente chi est istada cumbatente, / Chi no at timidu su trintzeramentu”, Gente che è stata combattente, / Che non ha temuto le trincee.
Quattro volte più forte dell’uragano “Cleopatra”, che in passato aveva già flagellato l’Isola e il centro barbaricino, la notizia è subito rimbalzata nelle cronache di qua del mare, mettendo allarme e preoccupazione nel cuore dei Sardi dell’Altrove. Impossibilitati a muoversi e a portare di persona soccorso e conforto, dai social attivati dal Circolo Su Nuraghe di Biella, la proposta di attivare una raccolta di aiuti.
Prontamente accolta, è possibile fare versamenti tramite C/CP, bollettino postale numero 12892113 intestato a Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, Biella.
È anche possibile fare versamenti tramite bonifico bancario, sempre intestato al Circolo Su Nuraghe: IBAN: IT88V0609022303000015749550 - BIC/Swift: CRBIIT2B013 presso Biverbanca, Agenzia n.3 di Via Dante, Biella, specificando nella causale “SOLIDARIETÀ PER BITTI”.
Per info e versamenti in contanti è possibile contattare Anna Axana, tel.:3471257464 - Ennio Pilloni, tel:.3487497100. È possibile Consegnare direttamente a Roberto Cestarioli, portineria fabbrica Buratti, via Verdi, 6, Biella, possibilmente ore: 07:30-08:00 e 13:30-14:00.
In accordo con il Comune di Bitti, verrà individuata la destinazione delle risorse di cui verrà dato pubblico resoconto.
Grazie a nome della gente di Sardegna nuovamente martoriata e offesa.
Nell’immagine: Bitti (Nuoro), villaggio nuragico “Su Romanzesu”. Sardegna, museo a cielo aperto, i nuraghi candidati a diventare patrimonio UNESCO (foto di Nicola Barbicha Tornello)
Battista Saiu