E’ morto a Cagliari Lucio Artizzu. Aveva 90 anni. E’ stato il primo direttore del Messaggero Sardo. il mensile della Regione sarda destinato agli emigrati e alle loro famiglie.
Lucio Artizzu, dopo la laurea in Lettere, aveva lasciato l’insegnamento per dedicarsi al giornalismo, prima al “Quotidiano Sardo”, organo della Curia cagliaritana, poi al “Popolo”, il giornale della Dc, di cui era diventato responsabile della redazione sarda. Per 15 anni è stato il Capo Ufficio Stampa della Regione con sei diversi presidenti.
E’ stato per lungo tempo componente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Ci piace ricordarlo con le parole che scrisse nel primo editoriale dal titolo “Un nuovo significato”, in cui evidenziava la “novità” rappresentata da “Il Messaggero Sardo”.
“Un giornale per gli emigrati. Non è senza dubbio il primo né l’ultimo foglio si stampato che dalla nostra Isola cerca di raggiungere i suoi figli nei vari Paesi del mondo. Però, questo giornale, ha un significato ed un’importanza che nessun altro ha mai avuto: è il giornale della Regione Sarda per gli emigrati. Non è, quindi, un foglio di informazione di partito o di organismo di categoria che abbia particolari interessi da sostenere; è un mezzo che la Regione mette a disposizione di tutti i lavoratori sardi, che il destino di una terra povera a spinto a cercare lavoro al di là dei confini del proprio paese, ma che con quel paese dove spesso hanno lasciato le mogli, le madri, i figli, sentono il bisogno di tenere un legame solido”.
E aggiungeva: “Al di sopra di tutto, questo intende essere una imparziale fonte di informazione sulle attività che si svolgono in Sardegna, sulle realizzazioni, sui problemi più urgenti e nel contempo vuole essere uno strumento capace di ascoltare i problemi degli emigrati, dibatterli e portarli a conoscenza del potere politico. Il giornale vuole infine essere lo strumento di collegamento tra i lavoratori emigrati e le loro famiglie”.
Artizzu restò alla direzione del giornale per alcuni anni. Dal 1974 la realizzazione del Messaggero Sardo – dopo un periodo di sospensione – venne affidata a una Cooperativa di giornalisti che per quasi 40 anni si è impegnata per mantenere fede a quell’impegno.