Sabato 6 novembre si è svolto il pellegrinaggio al santuario di Oropa, organizzato dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, nel quinto centenario della regale incoronazione del simulacro Mariano.
La santa liturgia, presieduta dal vescovo di Biella mons. Roberto Farinella, è stata concelebrata, sulla mensa eucaristica impreziosita da una tovaglia a filet, con il rettore del santuario, canonico don Michele Berchi, e con il collegiale di Oropa, mons. Salvatore Pompedda di Pattada (Sassari).
Per l’appuntamento giubilare, i Sardi di Biella – pur segnati dai tanti lutti che hanno colpito la comunità - hanno indossando gli abiti della festa, nella partecipe speranza della Pasqua cristiana.
Con loro, l’insieme vocale "Su Concordu de Planu de Murtas" di Pozzomaggiore (Sassari), giunto appositamente dalla Sardegna per decorare la santa Messa vespertina con canti nell’antica lingua di Sant'Eusebio da Cagliari.
Nominato il 16 dicembre dell'anno 345 primo vescovo di Vercelli da papa Giulio I, il Sardo Eusebio è introduttore del culto mariano ad Oropa, nel Piemonte ancora pagano e a Cagliari, sua terra natale.
Eletto patrono del Piemonte da papa Giovanni XXIII, la memoria antica e recente è ben radicata nel cuore di Sardi e Biellesi che, con devozione filiale, si rivolgono alla Mamma celeste e ai santi protettori. Nell’occasione, si sono voluti ricordare i 28 soci di “Su Nuraghe” mancati negli ultimi 20 mesi, poggiando materialmente i loro ritratti ai piedi della Madonna, visivamente posti sotto il suo regale manto misericordioso, formato da migliaia di tessere, alcune delle quali provenienti dai corredi della comunità isolana emigrata nel Biellese.
Simmaco Cabiddu