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Emigrazione: Lutto per la scomparsa di Efisio Etzi

 L’emigrazione sarda è in lutto per la scomparsa di Efisio Etzi che per anni è stato presidente della Federazione dei circoli sardi in Belgio.

Efisio Etzi era nato a Cagliari nel 1952. E morto nel 2021, a 69 anni,  per le conseguenze del Covid.

Al funerale è stato salutato con molta commozione e partecipazione da una grande folla di persone che l’hanno apprezzato per le doti umane e professionali.

 

Da giovanissimo – come ricorda il figlio Manuel - le esigenze lavorative e formative lo portano per la prima volta fuori dall’Isola, nel Regno Unito.

Successivamente approda in Veneto dove si arruola nell’Esercito Italiano tra le fila dei Lagunari del Battaglione San Marco; dopo questa esperienza, lascia volontariamente le forze armate e rientra in Sardegna e dare priorità alla nascente famiglia.

Ben presto le necessità lavorative lo portano nuovamente nel Continente, in Piemonte, dove si trasferisce con la moglie e i due figli piccoli.

Rientrato nell’Isola, è tra i componenti degli uffici di gabinetto di numerosi assessorati presso la Giunta della Regione Sardegna.

Coincide con questi anni l’espressione di due sue forti interessi che lo accompagneranno per tutta la vita: la passione politica e l’impegno istituzionale.

Dal 1999 e per i successivi diciassette anni svolgerà le sue funzioni nell’Ufficio di Rappresentanza della Regione Sarda a Bruxelles, rivestendo un importante ruolo di raccordo con l’Unione Europea, che permetterà di rafforzare la collaborazione e la cooperazione tra le Istituzioni europee, locali, gli amministratori e i cittadini, in un clima di fiducia in cui fortemente credeva e che riteneva necessario per la costruzione di un’Europa coesa e vicina alle persone.

Dal 2003 al 2007 è stato presidente del Circolo degli emigrati “M. Mastinu” di Bruxelles e dal 2004, per i due mandati consecutivi, quello di presidente della Federazione dei Circoli degli emigrati sardi in Belgio.

Inizia così un lungo periodo di dedizione e lavoro per la causa dei sardi lontani dall’Isola, che lo vede impegnato in numerosi contesti nazionali e internazionali e con differenti iniziative e progetti di cui fu ideatore e promotore, dove si fa portavoce degli immigrati e dell’identità culturale sarda. Particolare interesse e partecipazione emotiva ha mostrato per alcune tematiche per le quali si batté fortemente, in particolare sostenne la questione sulla continuità territoriale a favore degli emigrati sardi nel mondo, a favore della legge per gli immigrati e per la costituzione dell’agenzia sull’immigrazione.

Caldeggiò il progetto pilota per l’Osservatorio Sardegna a favore della promozione della crescita dell’Isola e la legge a favore dell’appartenenza alla consulta statutaria della Regione da parte degli emigrati sardi. Si oppose con forza alla tassa sul lusso che sarebbe gravata sulle seconde case degli emigrati e alla discriminazione dei figli con cittadinanza belga dei sardi e contro lo stoccaggio delle scorie nucleari nell’isola.

Negli anni in cui la Sardegna subiva ancora il monopolio delle Compagnie Aeree e le Low Cost non collegavano ancora l’Isola, rendendo pressoché impossibili gli spostamenti, soprattutto all’estero, volle fortemente e fecce inaugurare il primo collegamento aereo di linea, diretto tra Cagliari e il Belgio operato dalla Bruselles Airlines.

Etzi fu cofondatore dell’Associazione “Su Disterru Onlus”, creata con la volontà di promuovere iniziative culturali e manifestazioni di vario genere al fine di rinnovare i legami tra i sardi nei vari continenti e in Sardegna. Attiva fu la sua partecipazione e il forte sostegno al progetto per la creazione del Museo dell’Emigrazione di Asuni.

Tra le cose da ricordare del suo impegno la rappresentazione teatrale di “Canne a vento” di Grazia Deledda, portata per la prima volta in Belgio che volle fortemente, di cui fu anche attore e che venne accolta con grande entusiasmo; “Sa die de sa Sardigna” a Bruxelles, pensata per mantenere il legame tra i sardi emigrati e le origini di appartenenza; Numerose iniziative per commemorare le vittime sarde e non delle tragedie di Marcinelle e dello stadio Heysel.

Durante i quasi vent’anni trascorsi in Belgio ha coltivato la grande passione per il teatro, recitando in decine di commedie con la prestigiosa Compagnia Teatrale delle Istituzioni Europee.

E’ rientrato in Sardegna nel 2017, dopo una vita dedicata all’impegno istituzionale e sociale, riunitosi agli amati figli, si dedica alle sue grandi passioni quali lo sport, il teatro e i viaggi.

 

 

 

 

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