Domenica 31 luglio, alle 16:00, negli spazi aperti del Museo delle Migrazioni di Pettinengo, il dott. Simmaco Cabiddu illustrerà la figura di sant’Eusebio da Cagliari, patrono della Regione ecclesiastica del Piemonte, emigrato dalla Sardegna nel IV secolo, introduttore del culto di santa Maria di Oropa.
Da oltre millesettecento anni, Oropa è cuore pulsante della Fede biellese. Luogo di irraggiamento che ancora diffonde la sua luce ben oltre i confini locali, grazie all’opera del “pio Eusebio”, evangelizzatore di un Piemonte allora ancora pagano, emigrato a Roma con la madre, santa Restituta, dalla nativa Cagliari.
Divenuto adulto, e con la fine delle persecuzioni, viene nominato primo vescovo di Vercelli il 16 dicembre dell’anno 345 da papa Giulio I, incentrando la sua predicazione sulla figura di Santa Maria, “Deipara”, Madre di Dio, in sostituzione degli antichi idoli: ad Oropa ed anche a Serralunga di Crea (Alessandria), ancor oggi centri di immutata devozione popolare.
In occasione della festa liturgica (1° agosto) il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie dei Popoli di Pettinengo propone la conversazione del dott. Cabiddu che illustrerà alcuni aspetti ancora poco conosciuti di antichi intrecci tra Piemonte e Sardegna.
A tutti i presenti verrà offerto “Su Cumbidu”, il convito del circolo “Su Nuraghe” con specialità isolane e locali: intreccio di sapori e di sensi oltre che di cultura, brindando con Vermentino di Sardegna, offerto dalle Cantine Meloni di Selargius (Cagliari).
Eulalia Galanu
Nell’immagine, Oropa, basilica antica, “Sant’Eusebio porta la Madonna sotto i massi di Oropa con santi e fedeli", 1963, tavola.