L’assemblea del settimo Congresso nazionale della F.A.S.I. (tenuto ad Assago, Milano, nei giorni 10, 11 e 12 dicembre 2021) ha approvato all’unanimità, tra le altre, la seguente mozione:
«1) considerato che la Federazione ha aderito e ha concesso il patrocinio al Comitato promotore dell’istanza all’Unesco volta a far riconoscere Patrimonio dell’Umanità i monumenti della Civiltà Nuragica;
2) considerato che nell’ambito dei lavori del Congresso è stata presentata la mostra “Io apro all’Unesco”;
3) considerato che il patrocinio è stato concesso anche all’iniziativa CESIM denominata “Arte e Architettura nella preistoria della Sardegna: le Domus de Janas”, presentata con conferenza e video anch’essa nell’ambito dei lavori del Congresso;
impegna le associazioni a organizzare l’allestimento della mostra suddetta sulla civiltà nuragica nonché la proiezione del video sulle Domus de Janas presso le sedi espositive in uso ai circoli e a valorizzare con conferenze collegate il grandioso patrimonio archeologico sardo».
Dalla fine del Congresso fino a oggi diverse sono state le iniziative di singoli Circoli o di gruppi di Circoli che hanno risposto all’appello «a valorizzare il grandioso patrimonio archeologico sardo»: ultimo in ordine di tempo è stato l’incontro on line dal titolo “Ichnoussa, L’orma del Mediterraneo: La Sardegna dei nuraghi fra Oriente e Occidente (XVII-IX sec. a. C.) in cammino verso il riconoscimento Unesco”, che si è svolto, in data 14 gennaio 2023, a cura del laboratorio “Distanti ma uniti. Casa Sardegna on line”.
In Sardegna opera una coppia di studiosi che vantano una esperienza continuativa, l’una (la moglie) nel campo della valorizzazione dei beni archeologici dell’isola, l’altro (il marito) nella documentazione fotografica dei beni culturali, latamente intesi, del territorio sardo.
Le loro ultime pubblicazioni, a quattro mani, possono essere utili nel caso qualche associazione volesse dare il proprio appoggio all’istanza all’Unesco volta a far riconoscere Patrimonio dell’Umanità i monumenti della Civiltà Nuragica, obiettivo fortemente caldeggiato, come abbiamo visto, anche dalla F.A.S.I.
Luisanna Usai, archeologa, ha svolto la propria attività presso le Soprintendenze per i beni archeologici della Sardegna, fino al 2002 a Cagliari e poi a Sassari fino al 2015. Nell’ambito delle attività istituzionali ha diretto numerosi scavi e collaborato all’allestimento di vari Musei, fra cui il Museo Nazionale di Cagliari, e organizzato numerose mostre. In ambito scientifico ha dedicato la propria attenzione alla preistoria e protostoria della Sardegna con numerosi scritti su contesti e tematiche varie. Fra le sue opere divulgative “La preistoria e la civiltà nuragica: dalle origini al 650 a. C.” (Sassari, 2011).
Salvatore Pirisinu, fotografo e studioso di tradizioni popolari, è autore di numerosi libri fotografici di argomento sardo, tra cui “Carnevali di Sardegna”, “1000 Feste. Guida alle feste tradizionali della Sardegna”, “Calangianus. Memorie di un’architettura”, “Aritzo. Storia e immagini di un paese della Barbagia”.
Nel 2018 i due specialisti hanno firmato insieme il libro “Nuraghi/ Paesaggi/ Stagioni”, con foto di Salvatore Pirisinu e con testi di Luisanna Usai, pubblicato a Sassari dalle edizioni Mediando, pagine 144, illustrazioni a colori.
Il volume e le sue immagini sono frutto di un lavoro che ha voluto documentare lo stretto legame che sussiste tra le torri nuragiche e il paesaggio della Sardegna.
Tale lavoro è stato anche alla base di due mostre fotografiche allestite nel 2015 a Venezia presso la Scuola Grande di San Teodoro e nel 2016 a Genova nel Chiostro di Sant’Agostino. La proiezione di tutte le immagini riprodotte nel libro è stata effettuata nel novembre 2019 anche presso il Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia; nell’occasione sono state esposte – ingrandite – alcune delle foto più significative presenti nel volume.
I due autori riportano una frase di Giovanni Lilliu, padre indiscusso dell’archeologia sarda, che sintetizza al meglio il ruolo dei nuraghi nel paesaggio sardo: «I nuraghi danno figura e rilievo allo scenario fisico e umano del presente in Sardegna, come lo dettero al tempo in cui furono costruiti a migliaia e furono usati e occupati, con alterne vicende, per lunghi secoli».
Nel solco di queste considerazioni di Lilliu, nel 2022 i due autori hanno continuato ad occuparsi dei monumenti della civiltà nuragica e hanno pubblicato, presso le Edizioni Della Torre di Cagliari, una preziosa guida dal titolo “I nuraghi della Sardegna”, con testi di Luisanna Usai e con foto di Salvatore Pirisinu.
Ecco come nella presentazione editoriale della casa editrice è descritta la più recente opera a firma Usai-Pirisinu: «Sono oltre 7000 i nuraghi, più o meno ben conservati, che si innalzano ancora in ogni parte della Sardegna e ovunque ne caratterizzano il paesaggio. Questa guida ne descrive 70 su circa 7000, con brevi schede corredate da un ricco apparato di suggestive immagini fotografiche e precedute da una sintesi agevole ma esaustiva sulla architettura nuragica. Vuole quindi essere di aiuto al turista, all’appassionato e anche al semplice curioso, e costituire uno stimolo ad approfondire la conoscenza di questa civiltà, unica e ricca di monumenti assolutamente eccezionali».
Paolo Pulina