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Conclusa la Conferenza dell’ Emigrazione sarda

 

“In questo atto c’è l’impegno della Regione di rilanciare il ruolo delle comunità dei sardi nel mondo – ha detto Ada Lai - come attori, ponti e ambasciatori, fisici e virtuali, fra i territori d’origine e quelli di nuova residenza. Per dare nuova linfa a questo importante processo di cambiamento dei circoli. In una realtà locale e globale in evoluzione, occorre promuovere il ricambio generazionale per dare nuovi stimoli alle associazioni.”

A sigillare la conclusione dei lavori della Conferenza, in tarda serata, l’approvazione all’unanimità di un documento programmatico con gli obiettivi da raggiungere in futuro.

L’avvio della riforma della Legge Regionale 7 del 1991, aggiornata al nuovo contesto storico, al fine di valorizzare in chiave più moderna le potenzialità dei sardi che vivono fuori dai confini regionali, creando le condizione perché si possa attivare un circolo virtuoso, anche sotto il profilo economico, in grado di attrarre ulteriori risorse, oltre a quelle regionali.

La Regione si impegna a coinvolgere le comunità degli emigrati sardi nella governance della strategia per lo sviluppo sostenibile, promuovendo dei progetti dinamici relativi all’identità, all’innovazione tecnologica e alla biodiversità.

Tra gli obiettivi prioritari del Documento anche il benessere delle persone che animano le comunità sarde, attraverso il coinvolgimento della rete dei circoli, affinché offrano sostegno e accoglienza agli individui con particolari bisogni e fragilità in un’ottica di inclusione sociale.

Tra i temi del documento finale anche l’interculturalità, la difesa dell’identità e la continuità territoriale, questione particolarmente sentita dagli emigrati.

Su questo tema è intervenuto l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, che ha annunciato importanti novità per quanto riguarda le tariffe aeree per i non residenti. “Oggi posso finalmente dire di aver rispettato la promessa fatta al presidente della Fasi, Bastianino Mossa. Grazie al patto di amicizia con la compagnia AeroItalia, che collega gli scali di Alghero e Olbia alla Penisola, verranno applicate tariffe agevolate anche a coloro che non risiedono nella nostra Isola, superando così i limiti imposti dall’Unione Europa per i nativi. La stessa soluzione sarà estesa anche ai sardi residenti all’estero”.

In occasione della Conferenza è stata realizzata un’indagine tramite un processo di condivisione dal basso, che ha visto una grande partecipazione degli emigrati sardi. Oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato la propria disponibilità a partecipare attivamente all’attuazione della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Lo studio sugli Orientamenti dell’emigrazione sarda per lo sviluppo sostenibile è stato integrato con la partecipazione diretta dei 300 delegati che suddivisi in tre gruppi di lavoro hanno fornito approfondimenti e proposte.

E’ emerso che all’interno dei circoli sono presenti professionalità elevate come ingegneri ambientali, agronomi ed esperti di politica ambientale, legate al mondo accademico europeo e internazionale, che potrebbero mettere a disposizione della Sardegna le loro competenze. I gruppi di lavoro hanno fatto emergere anche alcune criticità molto sentite tra gli emigrati, tra queste il desiderio, da parte delle nuove generazioni di una maggiore partecipazione alla vita politica dell’isola, troppo spesso limitata dalle modalità di voto per i fuori sede. Dall’indagine, infine, è emersa anche una profonda sensibilità ambientale per la tutela del paesaggio. E una critica per gli eccessivi vincoli della burocrazia.

Uno spazio è stato riservato alle testimonianze dei giovani che hanno partecipato a un progetto dedicato alla scoperta dei talenti sardi all’estero. Hanno raccontato le loro esperienze giovai provenienti dalla Spagna, dall’Inghilterra, dalla Danimarca e dall’Estremo Oriente, dove il sassarese Giovanni Piliarvu ha potuto esprimere tutta la sua creatività nel campo della fotografia. Sua la mostra “NICHE07”, allestita negli spazi di Palazzo Doglio e promossa dal circolo sardo del Giappone. I suoi scatti dalla Sardegna arriveranno anche in Cina e in Argentina.

Al termine dei lavori l’assessore Lai ha voluto sul palco del Teatro Doglio tutti i giovani delegati, tra cui molte giovani donne che sono presidenti di circolo, e i componenti la Consulta regionale dell’emigrazione.

“A conclusione della Conferenza - - ha detto Ada Lai - la vecchia generazione dell’emigrazione sarda passa il testimone alla nuova. Perché questi giovani incarnano il volto di una nuova emigrazione, mossa dalla curiosità, dall’entusiasmo e dal desiderio di avere migliori opportunità. Nella consapevolezza che l’emigrazione nel tempo è cambiata e sono necessari modalità e linguaggi nuovi, ci apriamo al cambiamento affidando ai giovani, protagonisti del futuro, il compito di continuare a contribuire allo sviluppo della nostra terra, mantenendo sempre vivo il nostro senso di appartenenza”.

La Conferenza era stata aperta ieri dal saluto del presidente della Regione Christian Solinas.

 “Dopo quindici anni – ha detto - sono orgoglioso di potervi accogliere in Sardegna, in occasione della Conferenza Internazionale dell’Emigrazione Sarda. Un momento tanto atteso sia da voi, che da me, dall’intera Giunta Regionale. Non c’era giorno migliore di questo per celebrare questa Conferenza. Oggi è Sa Die de Sa Sardigna, il giorno dell’orgoglio e dell’identità sarda. So che venite da tutto il mondo e nel mondo vi siete fatti onore, spesso conquistando le vette più alte nelle professioni, nelle scienze, nelle arti, ognuno nel proprio ruolo e nel proprio lavoro, portando alto quel nome, Sardegna, che mai dal vostro cuore e dai vostri pensieri è scomparso”.

I vostri circoli, anzi i nostri circoli nel mondo possono e devono essere luoghi rilevanti di cultura e di scambio tra i popoli, un fluire di sapere e di tradizioni che resistono al tempo e alle distanze e che arricchiscono i luoghi ove operano ma anche, allo stesso tempo, la Sardegna stessa. Per questo motivo dobbiamo pensare al futuro, ad un ruolo sempre più prestigioso che i circoli sardi nel mondo possono esercitare. E siamo qui anche per questo – ha concluso - per discutere di quanto e come possiamo arricchire le comunità dei sardi nel mondo”.

Hanno partecipato alla Conferenza i delegati di 99 circoli, di cui 57 provenienti dall’Italia, 24 dall’Europa (3 dall’Olanda, 3 dalla Spagna, 1 dalla Bulgaria, 8 dalla Germania, 1 dalla Polonia, 1 dalla Danimarca, 2 dalla Francia, 5 dalla Svizzera), 10 dall’America Meridionale (8 dall’Argentina e 2 dal Brasile), 2 dal Canada, 3 dall’Australia, 1 dal Giappone, 2 dagli Stati Uniti, oltre ai rappresentati delle 5 Associazioni di tutela e i presidenti delle 4 Federazioni (Italia, Svizzera, Argentina e Germania) e 12 membri della Consulta regionale per l’emigrazione.

 

 

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