Si partirà alle 17,30 con una rassegna documentaria dedicata alle vicende che, dal XIX secolo, hanno visto quali protagonisti le decine di migliaia di donne e uomini che lasciarono l'isola alla volta di America, Nordafrica, resto d'Europa e Australia. Dalla logistica dei trasferimenti alle condizioni lavorative nei paesi d'arrivo, alle lettere ai familiari o alle prefetture i visitatori potranno confrontarsi con le fonti e immedesimarsi in chi decise, per motivi perlopiù economici, di sradicarsi e trasferirsi oltremare e oltreoceano.
Alle 18,30 sarà presentato il lavoro di riordinamento dell'archivio della Società cooperativa “Il messaggero sardo” (1969-2010), donato all'Archivio di Stato di Cagliari dall'omonima associazione culturale nel 2019 e messo in sicurezza e parzialmente digitalizzato con la collaborazione della F.A.E.S. - Federazione delle Associazioni di tutela degli Emigrati Sardi.
Il periodico è stato per decenni una delle principali voci dell'emigrazione sarda e ha contribuito a preservare un legame diretto con l'isola. Il suo archivio restituisce tale attività: spiccano per rilevanza e numero le lettere e le poesie degli emigrati, unitamente alle circa 10.000 fotografie.
La presentazione sarà l'occasione per qualificare e quantificare lo stato delle fonti per la storia dell'emigrazione conservate dall'Archivio di Stato di Cagliari. Unitamente alle carte della Prefettura e della Questura di Cagliari, a quelle del cessato Ufficio del lavoro e della massima occupazione e a quelle più antiche della Segreteria di Stato e di guerra di Sardegna e dell'Ufficio di pubblica sicurezza, sono infatti conservati il “CRAIES – Centro Regionale Assistenza Immigrati, Emigrati Sardi” (1959-2006) e “ISSRA - Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia” (XIX-XX). “Il messaggero sardo” si configura quindi come un nuovo importante tassello per la storia delle migrazioni; un fenomeno che nei decenni ha coinvolto tutte le comunità della Sardegna, incidendo profondamente nella vita delle famiglie e degli individui, e che vede nell'Archivio di Stato di Cagliari un bacino di memoria sempre più accessibile.
La serata vedrà il contributo dell'attore Elio Turno Arthemalle che, con l'aiuto di foto, lettere e poesie spedite dai lettori al periodico, ricostruirà sensazioni, aspettative e delusioni dei veri protagonisti della serata.
L’evento sarà introdotto da Enrico Trogu, direttore Archivio di Stato di Cagliari, Marco Zurru, professore associato sociologia Università degli Studi di Cagliari parlerà de “La mobilità dei sardi: immagini di un cambiamento lungo 75 anni”, Consuelo Costa, funzionaria archivista Soprintendenza Archivistica della Sardegna di “La tutela degli archivi privati: il caso de “Il messaggero sardo”, l’archivista Federica Usai de “Il riordinamento dell'archivio de "Il messaggero sardo" “ e Francesca Mazzuzi, storica Phd di “Vecchie e nuove prospettive di ricerca sull'emigrazione sarda”. testimonianze di rappresentanti del mondo dell'emigrazione sarda all'estero
Letture e riflessioni sugli scritti delle emigrate e degli emigrati a cura di Elio Turno Arthemalle.