Il mondo dell’emigrazione sarda organizzata è in lutto per la scomparsa di Paolo Pulina, uno dei pilastri del circolo sardo “Logudoro” di Pavia e della Federazione dei circoli sardi in Italia.
Paolo è stato artefice di mille battaglie per esaltare, attraverso lo strumento della cultura, i valori più autentici della storia del popolo sardo, delle sue donne e dei suoi uomini migliori.
Fedelissimo, apprezzato e generoso collaboratore del Messaggero sardo, ha dato evidenza e prestigio a tanti momenti significativi della vita dei circoli e delle comunità di sardi che li animano tenendo sempre vivi i legami con la loro terra d’origine.
Paolo era originario di Ploaghe. Ed era orgoglioso della sua origine tanto da dedicare non poche energie alla ricerca della storia del suo paese e dei suoi illustri concittadini, con in testa il canonico Giovanni Spano.
Paolo ha vissuto per i libri e con i libri. Ne ha realizzati a decine, tutti preziosi. Convinto che solo attraverso il sapere e la conoscenza ci si può evolvere e migliorare. Ha dedicato opere alla Sardegna e a Pavia, città che lo aveva accolto da “emigrato”. Ma anche ai congressi della FASI, perché restasse testimonianza dell’impegno dei “sardi di fuori” a voler partecipare allo sviluppo della Sardegna e alla difesa della sua cultura e delle sue tradizioni.
Era attento e scrupoloso e quando notava qualche imprecisione – e nel fare il giornale capitava spesso - era tempestivo e garbato nel segnalare il refuso.
La sua scomparsa ci ha colti impreparati. Sapevamo che stava poco bene, ma nulla faceva presagire una fine così rapida. Appena un mese fa, o poco più, ci aveva fatto avere il suo articolo per l’ultimo numero del Messaggero Sardo online.
La Sardegna ha perso un suo paladino, il mondo dell’emigrazione organizzata un suo alfiere e noi un prezioso collaboratore e un amico e ci uniamo con affetto al dolore della moglie e dei figli.
L’assessore del Lavoro, Desirè Manca, ha inviato un messaggio alla moglie. “Gentilissima Signora Marinella, ho appreso poco fa la notizia della scomparsa del suo amato consorte e carissimo Paolo che non ho avuto il piacere di conoscere, ma del quale ho sentito parlare molto e conoscere quanto ha fatto per la Sardegna all’interno del Circolo di Pavia, della Federazione Italiana e in generale nel mondo organizzato dell’emigrazione. Desidero esprimerle il mio personale cordoglio e la vicinanza della Regione Sardegna, con la gratitudine più profonda per il grande contributo culturale, storico e documentale che ha offerto alla nostra terra e a tutti gli emigrati, oltre che ai residenti nell’Isola.
Persone come suo marito costituiscono per noi uno stimolo e un esempio per continuare a impegnarci al servizio dei sardi, dovunque risiedano, ma ancor più per conservare la memoria delle proprie radici e per alimentare quei valori profondi di identità, solidarietà e accoglienza insiti nel cuore di ciascuno e ciascuna di noi.
La prego di estendere il mio cordoglio ai suoi figli e nipoti e a quanti hanno potuto conoscere e apprezzare le doti e le virtù di Paolo che, posso assicurarle, costituiranno un patrimonio prezioso cui ispirarsi per orientare la nostra azione politica e amministrativa sempre e soltanto nella direzione della tutela della dignità di ogni persona e del riconoscimento dei propri diritti. Vi sono vicina con sincero affetto”.
E anche un messaggio alla Presidente del Circolo dei Sardi di Pavia, Paola Pisano.
“Gentilissima Presidente, ho appreso poco fa la dolorosa notizia della scomparsa del caro Paolo Pulina, storico animatore e dirigente del vostro Circolo e apprezzato funzionario dell'Assessorato della Cultura della Provincia di Pavia, fine cultore e stimato curatore di numerose pubblicazioni periodiche e monografiche e gli atti di molti convegni e incontri.
Non ho avuto il piacere di conoscerlo, ma ho sentito parlare molto e bene di lui e soprattutto di quanto ha operato per portare oltre confine i valori identitari più profondi e autentici della Sardegna.
Sentendolo particolarmente vicino, considerato peraltro le sue origini ploaghesi, desidero esprimere a lei e a tutti i soci il mio personale cordoglio e quello della Presidente e dell'intera Giunta Regionale, con la gratitudine con la gratitudine più profonda per il grande contributo culturale, storico e documentale che ha offerto alla nostra terra e a tutti gli emigrati, oltre che ai residenti nell’Isola.
Sono certa che l'esempio e la testimonianza di Paolo costituiranno uno stimolo e un esempio per tutti noi, per proseguire in una azione competente e coordinata al servizio dei sardi e dei loro diritti.
A tutti voi il mio abbraccio e il mio incoraggiamento, anche nel ricordo di Paolo, a far sempre meglio per la Sardegna e per manifestare sempre il volto bello della Isola, con un impegno solidale che non lascia indietro nessuno”.